giovedì 29 luglio 2021

PANCIA PIATTA CON IL PLANK: 4 ERRORI DA EVITARE


Se il tuo desiderio è avere la pancia piatta, sappi che puoi avere un potente alleato:

il Plank è uno dei migliori esercizi che può scolpire e rinforzare i tuoi addominali!

Unica regola per renderlo davvero efficace: eseguirlo nella maniera corretta!

Vediamo insieme come.





A COSA SERVE IL PLANK?

Se ti stai ancora chiedendo perché dovresti eseguire il plank, fermati a leggere quali sono tutti i benefici che ti porta questo incredibile esercizio, e non solo vorrai tenerlo nei tuoi workout, ma avrai ancora più voglia di svolgerlo!

Il ponte isometrico è infatti uno dei migliori esercizi per irrobustire non solo gli addominali, ma tutto il corpo.

Questo succede perché, per eseguirlo, devi attivare anche i muscoli delle spalle, della schiena e delle gambe.

Il ponte isometrico ti aiuta quindi a

-scolpire gli addominali

-tonificare gambe, glutei e braccia

-bruciare più calorie rispetto agli esercizi di addome classici

-migliorare la tua postura

-ridurre i dolori alla schiena

Insomma, 5 grandi benefici al prezzo di un unico esercizio.

Che te ne pare?

Ma non finisce qui: se eseguito nella maniera corretta, è uno dei pochi esercizi per gli addominali che si possono eseguire senza fastidi anche in presenza di ernie, protusioni e diastasi addominale. 

E’ molto indicato perché aiuta proprio a migliorare i fastidi legati a queste patologie.

Vale la pena continuare ad eseguirlo!


BELLO E DANNATO

Il plank è quindi un esercizio completo ed efficace.

Un sogno che, però, rischia di diventare un incubo se lo andiamo ad eseguire nella maniera sbagliata.

Se non attiviamo correttamente tutti i muscoli, rischiamo infatti di far lavorare male la schiena con conseguenti dolori, infiammazioni e contratture che, sul lungo periodo, posso portare a veri e propri disturbi.

Ma non ti preoccupare: oggi ti insegnerò a riconoscere e correggere tutti gli errori che potresti fare nel plank, in modo che tu possa svolgerlo nella miglior maniera possibile e trarre solo beneficio dall’esecuzione di questo fantastico esercizio.


ERRORI DA EVITARE

Ti elenco gli errori più comuni da evitare quando si esegue il plank, dopodichè, li andremo ad approfondire punto per punto, con anche delle foto che ti serviranno a capire chiaramente come correggere l’esercizio.


Gli errori da evitare sono:

1. ANTIVERSIONE DEL BACINO 

2. ABDUZIONE SCAPOLARE

3. ERRATA ATTTIVAZIONE ADDOMINALE

4. PESO DELLE SPALLE SBILANCIATO IN AVANTI

Vediamoli punto per punto.


ERRORE 1 : ANTIVERSIONE DEL BACINO



Il primo posto nella classifica degli errori che mi fanno accapponare la pelle, se lo aggiudica il bacino in antiversione anziché in retroversione.
Cosa vuol dire?
Come vedi nella foto, la parte bassa della schiena (la curva lombare) è molto accentuata… troppo accentuata!
Tenere il bacino in quella posizione così inarcata non va affatto bene.
Questo porta a caricare molto peso sulla parte bassa della schiena, andando a creare affaticamento eccessivo e conseguente dolore.
Ricorda che il plank serve principalmente per far lavorare la muscolatura dell’addome: per correggere questa posizione dovrai perciò attivare gli addominali, immaginandoti di risucchiare l’ombelico in dentro, verso la colonna, e contemporaneamente dovrai strizzare i glutei.
Per essere sicuro di eseguire l’esercizio nella maniera corretta, puoi metterti in posizione davanti ad uno specchio, e controllare che la parte bassa della schiena sia piatta.



ERRORE 2. ABDUZIONE SCAPOLARE























Al secondo posto, ecco un’altra curva che non ha niente di sexy.
Qui il problema sta nella parte alta della schiena, che, come vedi, sembra formare una “gobba”.
In questo caso, l’errore principale sta nel fatto che viene accentuato un atteggiamento posturale sbagliato che, viceversa, dovremmo correggere con l’allenamento.
Mi spiego meglio: durante la giornata, hai delle abitudini e assumi delle posture che ti portano ad essere un po' curvo e gobbo, giusto?
Pensa a quando sei seduto alla scrivania, quando sei a pc, quando mangi e anche quando ti sdrai sul divano.
Scommetto che sei sempre curvo e storto.
Questi atteggiamenti provocano tensioni e contratture a spalle e trapezi, e affaticamento alla parte cervicale.
Per eliminare questi fastidi, devi migliorare la tua postura, e per migliorare la tua postura, devi inserire nei tuoi allenamenti degli esercizi che ti portino ad aprire le spalle.
Come vedi, questa versione del plank, porta invece a chiuderle ancora di più.
Questo non farà altro che peggiorare una postura già sbagliata, accentuando i dolori.
Cosa fare quindi per correggere l’errore 2?
Anche qui devi “appiattire” la schiena ed eliminare la curva: immagina di avere una biglia in mezzo alla parte alta della schiena e cerca di “strizzarla”, avvicinando le scapole tra di loro e allontanando il più possibile le spalle dalle orecchie.



ERRORE 3: ERRATA ATTTIVAZIONE ADDOMINALE


Anche in questo terzo errore, come nel primo, l’addome non viene attivato nella maniera giusta, e, così facendo, la schiena viene sottoposta ad un carico eccessivo.
Spesso si commette questo errore quando si vanno a strizzare eccessivamente i glutei, dimenticandosi completamente degli addominali.
E’ giustissimo strizzare i glutei, ma ricordati di tutte le parti del corpo!
E quindi, anche qui, correggi la postura attivando l’addome, immaginando di risucchiare in dentro l’ombelico.



ERRORE 4 : PESO DELLE SPALLE SBILANCIATO IN AVANTI






















Ultima cosa che ti devi ricordare: non portare così avanti il peso.
Nel plank vengono già coinvolti in maniera importante i muscoli delle spalle e questa posizione porta un carico eccessivo e sbilanciato.
Per essere sicuro di non sbagliare, controlla che le spalle siano allineate con i gomiti: così facendo, il peso sarà distribuito in maniera più equa e torneremo a fare un lavoro più equilibrato per tutti i muscoli del corpo, e non sbilanciato eccessivamente sulla muscolatura delle spalle.



LA VERSIONE CORRETTA
Dopo averti fatto vedere gli errori, non mi resta che mostrarti quella che è invece la posizione corretta di esecuzione del plank!


Tutte queste cose da ricordare fanno sembrare il plank più un esercizio di memoria che un esercizio fisico, ma, in realtà, per una corretta esecuzione, devi solo tenere a mente la REGOLA DELLA LINEA: tutto il tuo corpo deve essere in linea.
Questo vuol dire che 
-ci deve essere una linea retta che dalle spalle arriva alle caviglie: tieni la schiena piatta e il bacino alto in modo da non spezzare questa linea
-ci deve essere una linea retta che dalle spalle scende fino ai gomiti: non sbilanciare il peso in avanti in modo da mantenere questa linea


Ricorda che guardarti allo specchio mentre esegui gli esercizi e osservarti con attenzione, è uno dei migliori modi per essere certo di non sbagliare!
Ma se vuoi un occhio esperto che ti controlli e che ti assicuri che stai facendo gli esercizi nella maniera corretta, ti invito ad andare su justwellness.co : troverai un team di esperti Personal Trainer e Fitness Trainer, pronti ad aiutarti, correggerti, e darti consigli sui tuoi allenamenti!


Al prossimo articolo e… buon plank!


Federica Natale
Trainer e Direttrice Corsi On-line
JUST Wellness & Co.




giovedì 22 luglio 2021

COME NON INGRASSARE IN VACANZA: 3 CONSIGLI SALVA (PUNTO) VITA!


Hai lavorato sodo per arrivare in vacanza al massimo della tua forma fisica, e ora sei pronta a partire.

Dentro di te c’è però quel timore di ingrassare, e di vanificare i risultati ottenuti fin’ ora.

Del resto, stai andando in località i cui i piatti tipici fanno gola solo a nominarli, senza la possibilità di allenarti, lontano dalla tua routine e della tue abitudini.

Ma non temere!

In questo articolo ti parlo di 3 semplici abitudini da adottare in vacanza che non solo non ti faranno ingrassare, ma addirittura ti faranno tornare ancora più in forma che prima di partire!






I FANTASTICI 3

Innanzitutto ci tengo a tranquillizzarti:

Lo conosci il detto “Non si ingrassa tra Natale e Santo Stefano ma tra Santo Stefano e Natale”?

Ecco, la morale che c’è dietro questa frase è in realtà valida tutto l’anno:

La tua forma fisica è il risultato di mesi di lavoro, se non addirittura anni, e con un minimo di accortezza non potrai vanificare tutti i risultati in pochi giorni di vacanza!

Ma con questo articolo voglio fare molto di più per te: 

Ti racconto quelle poche e semplici abitudini che ti permetteranno di mantenere la tua forma fisica, senza ingrassare neanche di un grammo!

Sono solo 3 i fattori a cui prestare attenzione per mantenere la tua forma fisica anche in vacanza:

1. Attività

2. Alimentazione

3. Idratazione


Vediamole meglio insieme.


ATTIVITA’ FISICA

Pensi di aver necessariamente bisogno di una palestra per allenarti?

Oppure credi di aver bisogno di attrezzatura particolare?

Assolutamente no!

In vacanza puoi svolgere degli allenamenti a corpo libero per i quali non servono né attrezzi, né grandi spazi, né troppo tempo.

Ti consiglio, infatti, di svolgere circuiti a corpo libero, brevi e intensi, in modo che un allenamento da 30 minuti ti farà bruciare un elevato numero di calorie e ti permetterà di rimanere in forma.

E poi, vuoi mettere la bellezza di un allenamento in spiaggia?!

Dopo averlo eseguito potrai tuffarti nell’acqua fresca e concederti un bagno corroborante, che ti regalerà una sensazione di relax estremo.

Puoi scegliere le ore più fresche della giornata per svolgere il tuo allenamento (mattina presto o tardo pomeriggio) in modo che anche la temperatura ti faccia da alleata.

Ma se invece non hai voglia di allenarti… è comprensibile! 

E anche in questo caso, nessun problema, perché ti basterà scegliere attività motorie che ti entusiasmino di più!

Camminare, nuotare, andare in bicicletta, fare canoa, fare trekking, giocare a beach volley, e anche, perché no, pedalare sul pedalò, sono tutte attività che vanno benissimo!

Qualsiasi meta turistica offre svariate possibilità per fare del movimento… approfittane!

Cerca di svolgere attività fisica per almeno un’oretta al giorno per mantenerti in forma, puoi anche variare tutti i giorni in modo che risulti sempre divertente e stimolante.



ALIMENTAZIONE

“Ecco che adesso mi dice di non mangiare nulla in vacanza”.

Ma nooo, ti sembro il tipo?

Anzi il consiglio che ti do è esattamente l’opposto:

Goditi tutti i piatti tipici locali e, soprattutto, concediteli senza paranoie e inutili sensi di colpa.

L’unica dritta: non esagerare!

Assaggia ogni prelibatezza, ma se puoi opta per porzioni più piccole oppure dividi i piatti con i tuoi compagni di viaggio.

Cerca di non arrivare mai a riempirti in maniera eccessiva, e rispetta sempre il tuo fabbisogno fisiologico, senza privazioni così come senza eccessi.

Questa piccola accortezza è la più importante per tenerti in forma (non solo in vacanza in realtà, ma sempre!)


IDRATAZIONE

Questo è decisamente il punto più trascurato e a cui si dà veramente poca importanza, ma continuare a idratarsi nella maniera corretta è fondamentale per mantenersi in forma.

In generale, un corpo ben idratato è un corpo che svolge meglio tutte le sue funzioni vitali e rimane ben attivo.

L’acqua, inoltre, stimola un processo chiamato termogenesi, che porta a sua volta ad un dispendio calorico più alto:

Quando bevi acqua fresca, introduci nell’ organismo qualcosa di più freddo della tua temperatura corporea (20 gradi circa dell’acqua contro i 36 circa del corpo), andando a raffreddarlo leggermente.

Il corpo sarà quindi spinto a tornare alla sua temperatura basale e per farlo dovrà consumare un po' più di energia sotto forma di calorie. 

Ricorda anche che l’effetto dell’acqua sul metabolismo è di breve durata (da 30 minuti ad un’ora), quindi non solo è importante bere, ma è necessario farlo spesso.

Il problema sorge perchè in vacanza passi tante ore fuori casa e per di più, sei più distratta dalle attività che svolgi, giustamente.

Ti consiglio perciò di portare sempre dietro la tua borraccia d’acqua: averla sempre a portata di mano ti farà ricordare di bere più spesso e ti permetterà di mantenere la giusta idratazione.

Inoltre non sarai vincolata a doverla acquistare nei bar o supermercati, che, tra l’altro, in alcune zone non sono neanche sempre presenti.



BUONE VACANZE!

Come vedi le accortezze da adottare in vacanza sono poche e semplici, ma saranno più che sufficienti per farti mantenere la tua forma fisica, senza privarti del relax da vacanza.

E se vuoi ulteriori consigli oppure se vuoi accedere ai programmi di allenamento pensati per essere svolti in vacanza, vai su justwellness.co e troverai tanti contenuti gratuiti che fanno al caso tuo!


Non mi resta che augurarti buone vacanze!


Al prossimo articolo,


Federica Natale
Trainer e Direttrice Corsi Online 
JUST Wellness & Co.


giovedì 15 luglio 2021

CELLULITE: 4 MOSSE PER ELIMINARLA DEFINITIVAMENTE


Hai uno stile di vita attivo e mangi bene, ma nonostante ciò vedi che gli inestetismi della cellulite ti fanno sempre una piacevolissima compagnia?

Eppure non sono proprio i tuoi migliori amici, e proprio adesso che stai per partire, vorresti troncare il vostro rapporto e lasciarli a casa!

Ecco allora qualche dritta per dire addio a cellulite e ritenzione idrica e andare in vacanza senza di loro!






CHE COS’E' LA CELLULITE

Innanzitutto capiamo meglio di cosa stiamo parlando:

Anche nota come pannicolopatia edemato-fibrosclerotica, la cellulite è un disturbo che interessa il tessuto adiposo sottocutaneo.

Si ok… e dunque?

Non so te, ma la prima volta che ho letto questa definizione, ho capito meno di prima.

Te lo spiego in parole più semplici:

Il tessuto adiposo, che per gli amici più in confidenza si chiama grasso, si accumula principalmente in determinati punti del corpo, come le chiappe e le gambe, e tende ad infiammarsi quando abbiamo delle abitudini sbagliate, regalando alla pelle un aspetto bucherellato e irregolare.

Un po' come il mare in tempesta, che invece di essere calmo e piatto, è agitato e pieno di onde.

Immaginalo proprio così. Come Poseidone che si incazza.


SI MA STAI CALMA!

Eppure tu non hai fatto niente per farlo arrabbiare così tanto, giusto?

Anzi, abbiamo detto nell’introduzione che ti alleni già e curi la tua alimentazione.

E fai benissimo, perché sono proprio questi due elementi i più importanti per ottenere una riduzione della cellulite.

E allora dove sta l’errore?

In realtà, ci sono numerose cause che provocano infiammazione del tessuto adiposo e cellulite: fattori ormonali, una dose di ereditarietà, e cattive abitudini come fumare o indossare a lungo i tacchi.

Oggi, però, mi voglio soffermare su una causa in particolare, che è la cattiva circolazione con conseguente ristagno di liquidi.

E’ questa infatti una delle cause più diffuse di ritenzione idrica, è il terzo punto su cui ci si dovrebbe focalizzare dopo aver curato alimentazione e allenamento.


Andiamo a parlarne meglio e soprattutto capiamo insieme cosa fare per quietare l’incazzatura di Poseidone.


CATTIVA CIRCOLAZIONE

Si parla di problematiche legate alla circolazione quando il sangue e la linfa, che arrivano alle estremità basse del nostro corpo facilmente (perché facilitate dalla forza di gravità), fanno invece fatica a risalire verso l’alto.

Questo comporta una sensazione di pesantezza agli arti inferiori, spesso associata a edemi e gonfiori.

I consigli che ti darò oggi servono proprio per ripristinare il normale circolo, favorendo la risalita dei liquidi verso l’alto.

Queste azioni ti porteranno ad un beneficio non solo estetico (riduzione se non addirittura scomparsa della cellulite) ma anche e soprattutto di benessere, perché non avrai più la sensazione “gambe gonfie e pesanti”.

Ecco i 4 fattori sui quali puoi iniziare ad agire sin da subito

1. ALLENAMENTO

2. TRATTAMENTI MANUALI COME MASSAGGI DRENANTI

3. INTEGRATORI DRENANTI

4. MOBILITA' ARTICOLARE

Andiamo ad analizzarli punto per punto.


ALLENAMENTO

Se hai già uno stile di vita attivo ma comunque non vedi grossi miglioramenti dal punto di vista estetico, è molto probabile che tu stia sbagliando il tipo di allenamento.

Sei piena di cellulite e stai andando a correre?

Smetti immediatamente e inizia ad allenarti con i pesi.

L’allenamento contro resistenza è infatti quello più efficace per ridurre drasticamente la cellulite.

Ricorda di usare pesi alti e di rimanere in un range basso di ripetizioni (da 2 a 5).

Scegli circuiti PHA che vanno ad alternare un esercizio per la parte bassa ad uno per la parte alta, in modo che il sangue venga richiamato ripetutamente prima nei muscoli delle gambe e poi in quelli della parte superiore, migliorando di conseguenza la circolazione.


TRATTAMENTI MANUALI COME MASSAGGI DRENANTI

Accompagnati al giusto allenamento e svolti da un professionista specializzato, ti possono aiutare a drenare i liquidi in eccesso e ad eliminare più velocemente le scorie da post-allenamento, riducendo in gonfiore.

Il trattamento infatti, “spinge” i liquidi che stagnano nella parte inferiore del corpo verso l’alto e dà un forte stimolo alla circolazione.

Capisci che il massaggio è stato eseguito correttamente se, una volta terminato, hai immediatamente una sensazione di leggerezza a gambe e piedi e li vedi più sgonfi.



INTEGRATORI DRENANTI

I drenanti ti aiutano ad eliminare l’acqua che si accumula tra i tessuti fuori dai muscoli, la responsabile dell’aspetto di pelle a buccia d’arancia.

Prediligi integratori naturali, li puoi trovare sotto forma di pastiglie ma vanno bene anche le tisane drenanti. Le più indicate sono quelle a base di betulla e tarassaco, ottimo anche per un effetto detox sul fegato.

Andando ad idratarti di più e a drenare bene il corpo, otterrai il duplice beneficio di disinfiammare e migliorare il microcircolo.

Non ti fidare di integratori che ti promettono miracoli, ricorda sempre che sono un aiuto in più in aggiunta a quello che già fai… la bacchetta magica ce l’ha solo la fatina di Cenerentola!


MOBILITA' ARTICOLARE

Ultimo ma non per importanza, anzi: ho lasciato il meglio alla fine. 

Questo è un punto che viene quasi sempre sottovalutato ma in realtà è fondamentale.

 E’ proprio la poca mobilità di anche e bacino che nella maggior parte dei casi provoca una cattiva circolazione.

Quando le articolazioni hanno un range di movimento ridotto, il flusso sanguigno e linfatico si trovano a passare per canali più stretti e ostacolati, e questo provoca ristagni e gonfiori.

Come quando in autostrada bloccano una corsia e il traffico si congestiona sulle due rimanenti.

Andando a praticare esercizi di mobilità articolare costantemente, riaprirai le vie di passaggio dei liquidi e verrà così ripristinata la normale circolazione.

Svolgi esercizi di mobilità per tutto il corpo, che fanno sempre bene, ma prediligi sempre quelli che vanno a sbloccare le anche, migliorandone l’apertura.

Aggiungi anche esercizi che vanno ad allungare la muscolatura delle gambe, non tralasciando mai gli esercizi di stretching per glutei, femorali, adduttori e quadricipiti.

Muscoli più elastici sono muscoli meglio idratati, e una migliore idratazione è fondamentale per un aspetto più tonico e liscio.


NOTA BENE

L’abbiamo detto all’inizio ma ci tengo a ribadirlo perché è fondamentale:

Continua a curare la tua alimentazione perché tutti i consigli che ti ho dato sono inutili se ti strafoghi di pizza, patatine e dolcetti.

La corretta alimentazione è il fattore chiave per migliorare l’aspetto del tuo corpo: se non curi quella, l’impegno che rivolgi a tutto il resto verrà vanificato!



NOTA MOLTO BENE

Curare l’alimentazione NON significa mangiare poco e avere tante restrizioni alimentari.

Vuol dire bensì, mangiare il giusto: puoi tranquillamente concederti alimenti sfiziosi come la pizza e i dolci, ma devi sempre moderare le quantità!


Adottando tutte queste accortezze ti posso assicurare che il caro Poseidone ci calmerà e il mare nelle tue gambe tornerà ad essere calmo e piatto.


Se ti rimane la curiosità di vedere qualche esercizio sia di tonificazione che di mobilità articolare da aggiungere alle tue routine di allenamento, ti ricordo che su justwellness.co trovi tantissimi contenuti come schede di allenamento e video tutorial che possono fare al caso tuo!

Inoltre trovi una vera e propria #fitnessfamily formata da persone come te, con cui puoi confrontarti e allenarti, e professionisti a cui puoi chiedere tutti i consigli che vuoi.


Al prossimo articolo e buona circolazione!


Federica Natale 
Trainer e Direttrice Corsi Online
JUST Wellness & Co.


lunedì 12 luglio 2021

PIEDE PIATTO, ALLUCE VALGO & CO. | Come l'osteopatia può risolvere


L'Anatomia Umana ha una sua "Cenerentola"

E' il piede!

Questo perché il piede è al tempo stesso fondamentale per la salute articolare di tutto il corpo ma anche dimenticato e trascurato dalla maggior parte delle persone....e dei professionisti della Salute!

Ma rimediamo oggi con questo nuovo articolo….





PERCHE' ABBIAMO DECISO DI PARLARE DEL PIEDE

L'articolazione del piede è complessa: il piede è composto da 26 ossa più tutti i tessuti molli. 

Data la sua complessità e le sue molteplici funzioni, il piede può essere considerato come un vero e proprio organo (anche se in realtà è una regione anatomica del nostro corpo!).

Infatti svolge funzioni quali:

  1. equilibrio 
  2. centro della postura
  3. recettore sensoriale

Deve favorire diversi compiti importanti, tra i quali:

  • fornire un sostegno stabile e forte per reggere il peso del corpo
  • allo stesso tempo, deve essere elastico e adattabile al cammino sulle varie superfici
  • garantire, nel contatto con il terreno, la raccolta delle informazioni sensoriali (questo aspetto si definisce propriocezione).


QUASI MAI I NOSRI PIEDI SONO SANI

Purtroppo però quasi mai i nostri piedi sono sani o totalmente sani.

I principali fattori di rischio generali sul piede che ne possono compromettere la salute sono:

  • Esercizio fisico errato o allenamenti troppo intensi;
  • Obesità;
  • Scarpe inadeguate;
  • Piedi piatti;
  • Muscoli della gamba deboli;
  • Piede cavo;
  • vesciche e calli

Tutte le problematiche del piede possono insorgere a seguito di soli due meccanismi:

  • meccanismi legati a traumi diretti (infortuni) oppure 
  • meccanismi legati a problemi posturali.


COME NASCONO I PROBLEMI AI PIEDI

Traumi diretti.

Sono tutti quelli episodi in cui il piede subisce un infortunio improvviso. Le cause dell'infortunio possono essere molteplici.

Le principali casistiche sono:

  • Fratture da stress. Tipiche degli sportivi o di persone particolarmente in sovrappeso.
  • Distorsioni. A seconda di come avvengono possono essere in “inversione” o “eversione”. La gravità dipende da come avviene il trauma e dalle lesioni legamentose correlate. Quello che si associa solitamente è una recidività del problema perché il piede o rimane lesionato o mantiene una memoria traumatica per cui è necessaria la riabilitazione e un lavoro propriocettivo. 


Problemi posturali. 

Possono esseri di diverso tipo. Tuttavia i principali sono:

  • Fascite plantare. Il dolore alla pianta del piede si manifesta solitamente più verso il tallone, e nei primi passi al mattino o dopo essere stati fermi a lungo. È tipico anche questo degli sportivi e di chi indossa scarpe sbagliate non adeguate alla propria anatomia del piede (piede piatto, valgo, varo).


COSA PUO' FARE L'OSTEOPATIA

L’osteopatia può fare molto per le problematiche legate al piede. 

Ecco come.

Il trattamento osteopatico è particolarmente indicato per trattare i problemi di dolore al piede.  Il motivo di ciò risiede proprio nella metodica che non si limita a gestire i sintomi al piede ma lavora su tutto il corpo per curare la causa primaria che ha scatenato il problema.

Durante la visita osteopatica, l’osteopata comincia ad effettuare la sua diagnosi dal piede dove si sono sviluppati i sintomi per poi spostarsi lungo l’arto inferiore, il bacino e la colonna vertebrale verificando la mobilità articolare e la presenza di eventuali disfunzioni o lesioni fino a trovare la causa primaria del problema. 

Tramite le manipolazioni osteopatiche si va a ristabilire la corretta meccanica del piede e dell’arto inferiore ed eventuali problematiche relative alla postura.

La terapia farmacologica non è detto che sia risolutiva poiché non cambia la biomeccanica del piede ma agisce sul sintomo: il dolore.

Abbinare esercizi di stretching e di allungamento per il comparto muscolare


JUSTWELLNESS.CO

Spero che l'articolo contenente le mie note sulla salute del piede ti sia stato utile per capire come meglio prenderti cura di questo importante "organo".

Ad ogni modo se vuoi approfondire l'argomento o fissare un incontro per un trattamento puoi contattarmi tramite il sito justwellness.co

Oltre a me, su justwellness.co, troverai anche i miei colleghi trainer per altri consigli su allenamento e alimentazione, troverai altri professionisti come la nutrizionista e la psicologa per un benessere a 360 gradi.

Ti aspettiamo su justwellness.co


A presto.


Dott. Marta Vimercati
Osteopata Team
JUST Wellness & Co.



venerdì 9 luglio 2021

QUANTA ACQUA BERE AL GIORNO?


L’acqua è un’importantissima fonte di vita e sopravvivenza per l’Essere Umano, senza la quale non si può vivere per più di 2 giorni.

Un essere umano adulto, infatti, è composto da circa il 60% di acqua, alla quale sono affidate tantissime funzioni vitali come ad esempio la longevità delle cellule, la regolazione dalla temperatura corporea, la regolazione degli ormoni, l’eliminazione delle sostanze di rifiuto che il corpo produce, e molto altro.

La disidratazione può portare a problematiche come perdita di energia, spossatezza, mal di testa, disfunzioni degli apparati, infezioni delle vie urinarie.

Per questo motivo idratarsi bene è molto importante!

Ma sappiamo qual è la giusta dose giornaliera di acqua che è necessario assumere?

Scopriamolo insieme in questo articolo.





QUANTO DEVO BERE?

L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) propone come linea guida un quantitativo di circa 2 litri di acqua al giorno per le persone adulte di media statura e senza particolari problematiche alle vie renali.

A questa indicazione, ricordiamoci che va aggiunto il quantitativo di acqua che viene perso con tutte quelle attività che provocano sudorazione, come ad esempio l’allenamento.

È consigliabile dunque, in periodi e luoghi particolarmente caldi, oppure quando si svolge attività fisica, aumentare di circa 1 litro al giorno la quantità di acqua indicata, per reintegrarla con quella persa sudando.


COME FACCIO A CAPIRE SE SONO ABBASTANZA IDRATATO?

Questo quantitativo indicato è un riferimento, ma sappiamo che ognuno di noi è diverso: abbiamo tutti fisicità, esigenze e stili di vita differenti.
Chi è più alto, chi più sedentario, chi svolge un lavoro molto attivo, chi suda di più e chi meno.
Una sola indicazione standard non può andare bene per tutti!
Come possiamo capire, dunque, se siamo sufficientemente idratati?
Oltre a prendere i 2 litri al giorno come parametro di riferimento, possiamo notare dei segnali che il nostro corpo stesso ci fornisce.
Il segnale più evidente, è il colore dell’urina:
se è quasi trasparente, il livello di idratazione è ottimale, mentre se è più scura… è meglio correre a bere dell’acqua!


NON RIESCO A BERE L’ACQUA CHE DOVREI BERE!
Questa è una problematica molto frequente: non riuscire a ricordarsi di bere il giusto quantitativo di acqua necessario.
Ecco due dritte per risolvere il problema: sono veramente basilari ma, se vengono seguite, aiutano a raggiungere facilmente il quantitativo di acqua di cui si ha bisogno.

1. METODO DEI BICCHIERI
Si dice che basti bere 2 bicchieri pieni di acqua ad ogni pasto per raggiungere il giusto quantitativo di acqua che va assunto: 2 a colazione, 2 durante lo spuntino, 2 a pranzo, 2 a merenda e 2 a cena, ed ecco raggiunti i 2 litri di acqua.
E’ sufficiente, dunque, ricordarsi di bere ogni volta prima di mangiare, e il gioco è fatto!
Ma se questo metodo, per quanto semplice, risulta comunque poco efficace, eccone un altro.

2. METODO  DELLE SVEGLIE
Ricordiamoci inanzitutto di tenere sempre con noi una borraccia o bottiglia di acqua piena e un bicchiere.
Andremo poi ad impostare sul telefono una sveglia che suoni ogni 2 ore e che, attivandosi, ci ricordi di bere un paio di bicchieri.
Così facendo, dalle 9 alle 19 avremo bevuto ben 10 bicchieri di acqua che corrispondono a 2 litri abbondanti!
Ci sono addirittura delle app che possono aiutare in questo senso, e che si possono scaricare in maniera molto semplice sul cellulare.

MA A ME NON PIACE L’ACQUA!
Se invece il problema è quello di far fatica a bere perché il sapore dell’acqua naturale non risulta di nostro gradimento, ci sono dei modi per migliorarne il sapore ma, di fondamentale importanza, senza aumentarne le calorie.
Dico così perché spesso, se non si riesce a bere acqua, si bevono altre bevande come thè in bottiglia o succhi di frutta, che però, essendo zuccherate, risultano (se assunte in grandi quantità) ipercaloriche.
Insomma, l’atto di bere ci deve far star meglio, e non ingrassare!
Vediamo come migliorare il sapore dell’acqua senza aumentarne le calorie.


AGGIUNTA DI FRUTTA

Spremendo nella borraccia un limone, l’ acqua avrà già un sapore più fresco; ma anche tutta l’altra frutta può essere immersa nell’acqua per renderla più gustosa.

Esistono in commercio delle vere e proprie borracce che contengono al loro interno uno spazio apposito dove inserire la frutta, che rimane quindi separata, da solo il gusto all’acqua.
Così facendo, avremo aromatizzato l’acqua senza avere semi o pezzi di frutta che vanno in giro e che possono fastidiosamente finire in bocca mentre beviamo.
Questa scelta risulta ottima anche perché, aggiungendo in questo modo la frutta all’ acqua, non solo non ne aumentiamo l’apporto calorico ma ne miglioriamo le qualità nutritive, in quanto alla bevanda vengono aggiunti i minerali e le vitamine contenute nella frutta stessa.




UNA SOLUZIONE ANCORA PIU' PRATICA
Se aggiungere frutta all’acqua risulta poco pratico, si possono utilizzare, più semplicemente, gli infusi e i thè naturali.
Qui abbiamo una ancor più ampia gamma di gusti tra cui scegliere, perché esistono sia gli infusi alla frutta, che quelli alle erbe e alle spezie. 
E’ una soluzione molto valida nelle stagioni più fredde, ideale anche per scaldarsi, ma va bene anche in quelle più calde:
se si ha più tempo, si può preparare thè o infuso in acqua calda, e lasciarlo raffreddare per qualche ora, anche in frigo una volta ritornati a temperatura ambiente.
Se si ha meno tempo, si possono utilizzare quelli fatti apposta per essere dissolti in acqua fredda, e che quindi sono pratici e veloci specialmente in estate.

MI SCAPPA LA PIPI'
Altra problematica che spesso fa da deterrente al raggiungimento del giusto apporto di liquidi, è l’urgenza che si crea di andare più spesso in bagno.
Questo potrebbe risultare un vero e proprio problema se si svolge un lavoro in cui non si possono prendere molte pause o si passano molte ore fuori casa.
Il segreto per salvare sia l’idratazione che la vescia, in questo caso, sta nell’incrementare in maniera molto graduale l’acqua che viene introdotta nel corpo: 
Se fino a ieri era una bottiglietta da ½ litro durante le 8 ore lavorative, da domani diventerà 0.75 l e, dopo qualche giorno, si aumenta, sempre poco alla volta.
Così facendo, la vescica, si abituerà gradualmente a trattenere il quantitativo maggiore di urina che viene prodotto, e riusciremo a non avere impellenti urgenze di andare in bagno.
Rimane altamente consigliato svuotare la vescica ogni 3- 4 ore per evitare infiammazioni e problematiche alle vie urinarie.

Anche oggi ho svelato tutti i miei segreti e spero che questo articolo possa essere stato utile!
Per altre pillole su uno stile di vita più sano, allenamento e corretta alimentazione, basta andare su justwellness.co :  il nostro sito è imbevuto di contenuti gratuiti per tutte le esigenze!
 
Buona idratazione e al prossimo articolo!

Federica Natale 
Trainer e Direttrice Corsi Online
JUST Wellness & Co.