mercoledì 15 dicembre 2021

ALLENAMENTO CON IL TRX : CHE COS’E' E QUALI SONO I BENEFICI!

 


Sai perché oggi ti voglio parlare dell’allenamento con il TRX?!

Perché rispetta esattamente tutte le caratteristiche dell’allenamento perfetto da fare ovunque!

Veloce, pratico, intenso, fa ottenere grandi risultati in poco tempo.

Scopriamolo meglio insieme.





CHE COS’E' IL TRX

Il Trx è uno strumento composto da un cavo, che si   sdoppia in due cinghie, alle cui estremità si trovano due tipi di maniglie: una coppia rigida, e una coppia morbida.

Ma con il termine TRX si intente anche la tipologia di workout che si può eseguire utilizzando questo attrezzo: un allenamento in sospensione che ci consente di allenare in maniera completa ed efficace il nostro corpo.


Cosa vuol dire allenamento in sospensione?

Vuol dire che una parte del nostro corpo (le mani oppure i piedi) è appunto sospesa: questo crea instabilità e ci porterà ad attivare maggiormente i muscoli e farci lavorare di più, rendendo l’allenamento molto intenso.

Facciamo un esempio pratico con un esercizio:

Nella versione classica del Plank, appoggiamo i piedi e le mani (oppure i gomiti) a terra e teniamo il resto del corpo sollevato. 

Con il Trx, andiamo sempre ad appoggiare le mani o i gomiti a terra, mentre i piedi vanno posizionati all’interno delle maniglie morbide e tenuti, appunto, sospesi.

Questo renderà l’esercizio ancora più difficile in quanto i piedi, sospesi anziché appoggiati a terra, sono liberi di muoversi, dunque la nostra fatica sarà maggiore perché dobbiamo tenere il corpo sollevato e in più dobbiamo attivare maggiormente i muscoli per tenere fermi i piedi e per non farli ondeggiare.

L’allenamento con il TRX, studiato per consentirci di utilizzare come unico peso quello del nostro corpo, è infatti famoso per essere abbastanza intenso da consentire di bruciare tante calorie anche in sessioni brevi.

Basti pensare che è stato inventato da un militare americano per far allenare le sue truppe, e facilmente capiremo di cosa stiamo parlando!


ADATTO A TUTTI
Non spaventiamoci però: come dicevo all’inizio, il TRX è un attrezzo versatile e l’allenamento è adatto a tutti.

Infatti, sicuramente ci consente di rendere alcuni esercizi più difficili, ma ce ne sono molti altri che invece vengono resi più semplici tramite l’utilizzo di questo attrezzo.

Facciamo un altro esempio:
Nell’esecuzione dello squat appoggiamo i piedi a terra e afferriamo con le mani le maniglie rigide, ci sbilanciamo indietro come nell’esecuzione normale, ma la fase di risalita sarà più semplice perché ci tireremo su aiutandoci anche tirando con mani e braccia.

Questa esecuzione renderà lo squat molto più semplice piuttosto che fatto a corpo libero.

Il Trx viene spesso usato anche in fase di riabilitazione, dopo un intervento ad esempio, proprio perché consente di fare dei lavori di allungamento e di potenziamento anche più leggeri e, soprattutto, consente di sgravare il peso dalle articolazioni.


VERSATILE ED ECONOMICO
Altra caratteristica che rende il TRX un attrezzo davvero comodo è che occupa poco spazio.

Aperto, è lungo circa 1 metro e mezzo e per utilizzarlo bastano circa 2mq (lo spazio di un tappetino srotolato). 

Chiuso, ci sta anche all’interno di un sacchetto, e pesa meno di 1 Kg. Questo lo rende pratico da tenere in casa e comodo anche da trasportare se si vogliono fare degli allenamenti outdoor.

E’ anche un attrezzo economico: il prezzo varia da 20€ fino a 130€, in base alla marca che viene scelta.

Ho spesso consigliato ai miei allievi quello da €20 marchio Decathlon, che per un utilizzo casalingo svolge il suo lavoro egregiamente (si trova sul sito ufficiale sotto il nome “cinghie da sospensione”).
Se si punta ad una qualità maggiore, consiglio di provare quello della Sidea (sul sito ufficiale è sotto il nome di Flying). 
Qui il costo si aggira intorno agli 80€.

COME SI UTILIZZA?
In casa, è sufficiente farlo passare sopra una porta, che poi viene chiusa. Il Trx ha un sistema di bloccaggio che consentirà di utilizzarlo in sicurezza (finchè la porta rimane chiusa… assicuratevi che nessuno la apra dalla parte opposta mentre vi state allenando! )

All’aperto, potrete appenderlo semplicemente ad una sbarra per trazioni (se vi trovate in un parco attrezzato) oppure ad un albero: anche in questo caso, assicuratevi che il ramo scelto tenga il vostro peso.

E’ SICURO?
Se utilizzato nella maniera corretta è un attrezzo più che sicuro!

Qualsiasi marca fornisce in dotazione un piccolo libretto d’istruzioni in cui viene spiegato esattamente come bloccare il Trx prima di utilizzarlo.

Infatti ahimè il problema non è tanto per come si blocca… ma per come viene utilizzato durante i workout!

Infatti vedo spesso rivisitazioni piuttosto bizzarre di vari esercizi svolti con il Trx, che spesso fanno tutto tranne che bene al nostro fisico.

IL MIO CONSIGLIO!
Se siete poco pratici, affidatevi ad un Trainer specializzato in allenamento in sospensione, che, almeno nelle prime fasi, vi saprà guidare e spiegare quali sono gli errori più comuni da evitare.

Sul sito justwellness.co c’è un intero team di trainer specializzati pronti a consigliare gli esercizi più giusti in base ad ogni livello di partenza.
Vi assicuro che ne varrà la pena, perché poi l’allenamento diventerà molto più coinvolgente e i risultati saranno davvero incredibili!

Al prossimo articolo e buon allenamento in sospensione,


Federica Natale
Fitness Trainer e 
Direttrice Corsi ONLINE
JUST Wellness & Co.


mercoledì 8 dicembre 2021

FESTE DI NATALE: ECCO I CONSIGLI PER NON INGRASSARE!

 


Natale è alle porte e già so che in testa, oltre alle campanelle, iniziano a risuonare frasi tipo

 “Ormai è inutile mettersi a dieta”

“A questo punto sospendo l’allenamento”

“Mi rimetterò in forma da Gennaio!”

 

Ma…

Non sarebbe fantastico arrivare a Gennaio con una buona forma fisica?

Come si fa, allora, a non ingrassare durante le festività?

 

Scopriamolo insieme in questo articolo.

 





PERCHÉ INIZIARE ORA?

Dicembre è di certo uno dei momenti più gioiosi dell’anno, caratterizzato anche dalla condivisione di tanti momenti a tavola con parenti e amici, e da un susseguirsi di fiere, feste, in cui il cibo fa sempre da legante.

Di solito è questo il periodo in cui si dedica meno tempo alla propria forma fisica proprio perché ci si concedono più momenti in compagnia.

E’ giustissimo godersi questi attimi perché spesso rappresentano occasioni di Gioia e Felicità condivisa. Per non parlare del dovuto relax fisico e mentale.

Sono però certa che almeno una volta al giorno ci sia una vocina dentro che fa pensare:

“Sto proprio mangiando troppo, da Gennaio mi devo rimettere sotto con dieta e allenamento!”

Ho indovinato?

Insomma, spesso pensiamo che non sia questo il momento giusto per continuare o addirittura iniziare uno stile di vita che preveda dieta e allenamento, mentre da Gennaio tutto sarà diverso.

Ma ecco la domanda:

Non sarebbe meraviglioso ritrovarsi a Gennaio con già un buono stato di forma fisica?

Vediamo come con semplici gesti possiamo ottenere questo risultato.

 

 

DUE MOTIVI PER INIZIARE SUBITO

Sono tanti i motivi per cui in realtà si dovrebbe iniziare o continuare a seguire uno stile di vita salutare a Dicembre.

Mi voglio soffermare in particolare su questi due:

1.      Quando si fanno dei lunghi periodi di interruzione dagli allenamenti, ricominciare risulta molto più faticoso, e la fatica che facciamo dopo un lungo periodo di stop potrebbe essere un deterrente che ci farà interrompere dopo poco tempo i nostri allenamenti.

Dunque, se ci stiamo già allenando… non smettiamo! Più avanti spiego come gestire gli allenamenti.

 

Se invece siamo fermi da tanto tempo, è un momento ottimo per ricominciare con allenamenti più brevi e blandi, così poi da Gennaio, insieme alla motivazione, aumenterà anche l’intensità dei workout (senza che questi ci distruggano!).

 

2.      In assenza di attività motoria rischiamo di accumulare troppi chili in eccesso e quindi sarà più difficile tornare in forma dopo le festività.

Se già abbiamo dei chili che vorremmo perdere, sarebbe meglio non aggiungerne altri, ma piuttosto cercare sin da subito di perseguire questo obiettivo.

 

Ecco qualche dritta che consentirà di passare il periodo di festività natalizie in forma, senza ingrassare o, addirittura, faranno migliorare la forma fisica.

 

ALLENAMENTO

Pensare che servano lunghe e impegnative sessioni di allenamento per “sopravvivere” alle abbuffate di questo periodo ci fa partire con il piede sbagliato e rischiamo di essere già sulla strada dell’abbandono!

Infatti, consiglio di fare esattamente il contrario: se durante questo periodo non si riesce a mantenere una normale routine di allenamento, piuttosto che non allenarsi, basta optare per workout più corti.

Si può eseguire una scheda di allenamento con pochi esercizi oppure, meglio ancora, prediligere in questo periodo dei circuiti ad alta intensità (TABATA, EMOM, HIIT, ecc.), anche della durata di 10,15 o 20 minuti in base al tempo a disposizione.

Questa scelta ha un duplice vantaggio:

1.      Aiuta a non mettere su peso durante le festività in quanto permette di mantenere il metabolismo alto; il corpo è più attivo e continua a bruciare calorie.

 

2.      Aiuta a mantenere o installare una sana abitudine così che sarà molto facile tornare ad allenarsi una volta finite le festività, perché semplicemente siamo già abituati a farlo!

Trovare 10 o 15 minuti al giorno per allenarsi è decisamente semplice rispetto alla classica ora-ora e mezza di allenamento. Non ci sono scuse!

 

ALIMENTAZIONE

Pensare che non sia questo il momento giusto per mettersi a dieta perché tanto vale aspettare a Gennaio, è un altro grande errore!

Il primo concetto da chiarire è che non è corretto parlare di dieta, ma si dovrebbe parlare piuttosto di sana alimentazione. Non c’è quindi un momento giusto per iniziare, ogni momento è quello buono!

Per fare questo non serve stravolgere le proprie abitudini.

Cerchiamo piuttosto, sin da subito, di eliminare alimenti poco salutari: dolci e salatini di vario genere vanno generalmente mangiati in piccole porzioni, in questo periodo potremmo quasi completamente eliminarli dato che andremo incontro a giornate in cui tendenzialmente ne mangeremo in quantità maggiori.

Meglio evitare anche bevande zuccherate e gasate e cibi preconfezionati.

Un’ottima abitudine è quella di consumare una porzione di verdura ad ogni pasto, oltre ad essere salutare per l’apporto di vitamine e minerali, aiuta a sentire il senso di sazietà più velocemente.

Il giorno che precede un pasto importante (ad esempio il giorno prima di Natale) e il giorno successivo, si possono fare delle giornate di scarico andando a ridurre la quantità di calorie introdotte rispetto a ciò che facciamo di solito.

Se poi durante le giornate di festa riuscissimo a non esagerare con la quantità di cibo, ma piuttosto assaggiare tutto ma in piccole quantità, saremmo davvero dei fenomeni!

Inoltre, se possibile, approfittiamo dei giorni di festa per fare delle camminate, anche solo di mezz’ora: camminare aiuterà a digerire meglio e a bruciare qualche caloria in più rispetto che stare sul divano.

Poco movimento è sempre molto meglio di niente!

 

E DOPO?

E’ facile lasciarsi andare per più tempo del previsto e senza accorgersene potremmo ritrovarci a Febbraio senza ancora aver ripreso o iniziato una routine di fitness a pieno regime.

E’ utile allora programmare sin da subito la tua data di ripresa post-vacanze.

Possiamo segnare già da adesso sul calendario il giorno in cui iniziare o ricominciare con uno stile di vita regolare. Per essere maggiormente sicuri di non evadere questa data, possiamo prendere un appuntamento con uno specialista: può essere il Personal Trainer, la nutrizionista, o anche una lezione fitness.

Un appuntamento con un’altra persona aiuterà a mantenere quell’impegno, senza procrastinare.

 

Su justwellness.co sono presenti tutte queste figure di riferimento, pronte ad aiutare nel percorso di remise en form sin da subito!

 

Ti aspettiamo!

Buon Natale e buone feste,

Federica Natale
Fitness Trainer e 
Direttrice Corsi Online 
JUST Wellness & Co.


mercoledì 1 dicembre 2021

CERVICALGIA e CERVICOBRACHIALGIA | Come curarle con l'Osteopatia.


Oltre alla lombalgia e alla lombosciatalgia ci sono altri due problemi che attanagliano le nostre colonne vertebrali.

Sono:

- la cervicalgia 

- e la cervicobrachialgia

Ne parliamo nell'articolo di oggi.





PRIMA DI INZIARE

Abbiamo parlato di cervicalgia e di cervicobrachialgia in questo video di Youtube CERVICALGIA E CERVICOBRACHIALGIA

In merito alle altre due grandi problematiche della colonna vertebrale, la lombalgia e la lombosciatalgia, puoi leggere il mio precedente articolo LOMBALGIA E LOMBOSCIATALGIA 


DEFINIZIONE

La cervicalgia è il dolore che colpisce il collo.

Quando il dolore si irradia alle alle spalle (trapezi) e, nei casi più gravi, alle braccia, rendendo difficoltosi i movimenti si tratta di cervicobrachialgia.


QUALI SONO LE CAUSE

Text Nek
    Nell’85% dei casi, ed è la percentuale di cui parleremo oggi,     non c’è un’alterazione grave delle strutture che compongono     il collo (vertebre, dischi, muscoli, legamenti).

    Quindi le cause della cervicalgia e della cervicobrachialgia         più frequenti e note sono: 

    -  Postura, come ad esempio quella dovuta all'uso                         prolungato di pc e cellulari per la quale è stato coniato un         nuovo termine, sindrome Text Nek (vedi immagine a lato)

    - Sedentarietà 

    - stress meccanici esagerati 

    - Stress psico-emotivo

    - Artrosi (logoramento fisiologico delle strutture)

    - Traumi (colpi di frusta) 



COME SI MANIFESTA IL DOLORE

Capire se soffriamo di cervicalgia o cervicobrachialgia è semplice perché queste due problematiche si manifestano con uno i più di questi sintomi

- dolore acuto nella regione del collo 

- dolore penetrante sempre al collo

- rigidità e difficoltà a girare il collo (il famoso torcicollo)

- senso di compressione e/o schiacciamento nella zona del collo e delle spalle

- nel caso di cervicobrachialgia scosse elettriche e dolore anche al braccio e alla mano

- in ultimo, il dolore peggiora dopo movimenti e sforzi accentuati 


COME GESTIRE L'EPISODIO ACUTO 

L'episodio acuto è quell'evento che si verifica all'improvviso.

Normalmente è di origine traumatica come ad esempio a seguito di un tamponamento o un infortunio praticando sport.

In questi casi (di traumi appunto) è bene recarsi subito al pronto soccorso. E’ essenziale escludere qualunque tipo di lesione. 

Con il collo non si scherza! 


COME INTERVENIRE?

In tutti gli altri casi, ovvero nei casi di dolore cronico o ripetuto, si possono assumere farmaci ma ovviamente l’effetto duraturo è dato dalla manipolazione osteopatica

La ragione è semplice: riusciamo a far lavorare meglio il collo togliendo le cause (muscolari, strutturali) che limitano la sua mobilità dando sollievo immediato ma soprattutto mantenendolo nel tempo, quindi riduciamo la probabilità che un episodio acuto possa ripresentarsi.

Il farmaco agisce sicuramente sul dolore, spegnendolo, non modificando però le cause che lo scatenano. 


IN TUTTO CIO' SONO FONDAMENTALI

Prevenire è meglio che curare.

Per cui è bene non aspettare di soffrire di cervicalgia o cervicobrachialgia prima di intervenire.

In forma preventiva possiamo fare:

- lo sport e gli esercizi mirati per migliorare la mobilità anche dopo la manipolazione 

- mantenere posture corrette soprattutto quando si lavora. 


Per questo ti invito a seguire il sito justwellness.co sul quale trovi altri miei consigli sull'osteopatia e su come può esserti utile per prevenire e curare problemi articolari.

Inoltro su justwellness.co puoi venirmi a trovare e se necessario fissare un consulto gratuito per approfondire le tue esigenze.

Ti aspetto presto.

Ciao


Dott.sa Marta Vimercati
Osteopata Team JUST Wellness & Co.



lunedì 1 novembre 2021

COME MIGLIORARE LA SOCIALIZZAZIONE? L'ALLENAMENTO AIUTA!




La socialità è un bisogno
: i bambini nascono, crescono e si sviluppano grazie a e all’interno di una relazione sociale, che, in età precoce, è fondamentale per la loro sopravvivenza al pari della nutrizione.

Anche in età adulta, poi, le relazioni sociali mantengono un ruolo centrale nel benessere dell’individuo: nei momenti di difficoltà cerchiamo spontaneamente l’altro e, viceversa, condizioni di isolamento sociale aggravano stati di stress e depressione. 

Gli esseri umani, infatti, sono animali sociali che hanno bisogno di stare in gruppo per aumentare le chance di sopravvivenza: per questo i nostri cervelli si sono evoluti in modo tale da rendere le situazioni sociali piacevoli; vi sono, infatti, specifiche aree e circuiti cerebrali deputati alla comprensione degli altri e alla comunicazione con loro e il contatto fisico stimola la produzione di sostanze che agiscono sulla sensazione di benessere psicologico.





A VOLTE NON CI È POSSIBILE O NON SIAMO IN GRADO DI SODDISFARE IL BISOGNO DI SOCIALITÀ

A volte, tuttavia, non siamo in grado di soddisfare il nostro bisogno di instaurare e mantenere relazioni soddisfacenti con gli altri:

  • Non abbiamo tempo o modo di incontrare gli altri e trascorrere del tempo con loro (perché i numerosi impegni ci lasciano poco tempo libero per uscire, perché ci siamo trasferiti da poco in una nuova città, ecc.).
  • Siamo particolarmente timidi e, seppur desidereremmo tantissimo la vicinanza dell’altro, ci teniamo a distanza perché troppo insicuri e poco a nostro agio nelle relazioni sociali 
  • Riusciamo facilmente a ingaggiarci in situazioni sociali, ma le nostre relazioni non ci soddisfano appieno


MIGLIORARE LA SOCIALITA’

Migliorare la socialità, allora, può voler dire:

  • in alcuni casi aumentare la frequenza con cui prendiamo parte a situazioni sociali
  • in altri casi migliorarne la qualità 

spesso passando per il recupero di un rapporto più sereno con noi stessi e con l’altro.


IL RUOLO DELL’ATTIVITA’ FISICA NEL MIGLIORAMENTO DELLE NOSTRE RELAZIONI SOCIALI

Attività di gruppo

Quando svolgiamo attività fisica in gruppo l’attività motoria stessa costituisce un momento sociale. 

In questo caso, quindi, svolgere attività fisica risponde al bisogno di creare occasioni sociali e di prendervi parte.

Inoltre, per quanto riguarda le persone che si sentono particolarmente timide e a disagio nelle situazioni sociali, ma che allo stesso tempo le desiderano fortemente, praticare attività fisica in gruppo può costituire un momento sociale in cui l’incontro e lo scambio con le altre persone è facilitato e mediato dall’attività motoria da svolgere: questa fornisce una cornice e una struttura che fa da intermediario tra i vari componenti del gruppo e (letteralmente!) può aiutare le persone a muoversi al suo interno, riducendo l’ansia dei partecipanti più timidi (vs, ad esempio, un’uscita con gli amici, in cui non c’è niente “in mezzo” alle varie persone, stare insieme e interagire è l’unica finalità dell’incontro). 

Anche on-line?

Ma questo vale anche per l’attività fisica di gruppo svolta online?

Assolutamente sì!

I centri fitness sono da sempre concepiti non solo come luoghi di allenamento, ma anche come luoghi di incontro e scambio con altre persone. Negli ultimi tempi moltissime società sportive, adattandosi alle nuove esigenze di una società in continua e rapida evoluzione (e, nondimeno, all’emergenza sanitaria dell’ultimo anno e mezzo), hanno trasferito online l’erogazione dei propri servizi: sono moltissimi ormai i corsi di fitness di gruppo in cui l’istruttore e i vari partecipanti si collegano da casa propria in una stanza virtuale e… Si allenano, insieme. Ormai anche i più scettici hanno osservato che allenarsi da casa propria è una soluzione percorribile ed efficace… 

Ma è socializzante? 

Per rispondere a questo interrogativo basta riportare la nostra memoria al primo lock-down che la situazione pandemica ci ha imposto: in quel periodo difficile in cui l’isolamento ha fatto soffrire molti di noi, tanti professionisti hanno organizzato momenti di incontro online (in cui praticare fitness o altre attività) che hanno costituito un momento prezioso che ha alleviato il senso di solitudine di molti di noi. Tali momenti, infatti, hanno restituito a chi vi ha preso parte la sensazione di essere parte di un gruppo, un insieme di persone, un’organizzazione, una comunità, che è un aspetto fondamentale della socialità e che prescinde dalla presenza di una struttura fisica.


Infine, incontrarsi online per praticare fitness insieme può costituire un primo momento di conoscenza
dal quale poi creare altri momenti di incontro (perché no una gita fitness –ma non solo- fuori porta!).



Attività individuale

E l’attività fisica individuale? 

Potrà sorprenderti, ma l’attività motoria facilita le relazioni sociali anche quando queste non sono implicate nel momento stesso dell’allenamento.

In che modo?

  • Praticare regolarmente attività fisica aumenta i livelli di energia e di attivazione del nostro organismo, aiutando quindi quelle persone che sentono di non avere tempo o energie sufficienti da dedicare alle proprie relazioni sociali (provare per credere!)
  • Svolgere attività fisica in modo costante restituisce una sensazione di maggiore autoefficacia, autostima e di fiducia in se stessi… utilissime a tutti e in particolare a quelle persone per cui l’insicurezza costituisce il principale ostacolo alle relazioni con gli altri
  • La pratica costante di attività fisica migliora il tono dell’umore e la sensazione di benessere, favorendo la predisposizione all’altro.

Fra questi tre effetti si instaura un circolo virtuoso che ha un risultato positivo sul nostro funzionamento generale, favorendo un maggiore ingaggio in diverse attività e migliorando anche il nostro funzionamento sociale (grazie al fatto che ci sentiamo meglio con noi stessi e con più energie ci ingaggiamo più facilmente in nuove attività piacevoli, le quali fungono da rinforzo e incoraggiano alla ricerca di nuove energie da impiegare in ulteriori attività).

E per quelle persone che riescono senza difficoltà a dedicarsi alle proprie relazioni sociali, ma che poi non ne sono pienamente soddisfatte?

Ricordiamo che praticare attività fisica 

  • Aiuta a scaricare nervosismo e tensione
  • Aumenta la consapevolezza di sé

diminuendo, così, il rischio di comportarsi e reagire in modo poco opportuno all’interno delle nostre relazioni sociali, migliorando quindi la loro qualità.

Anche on-line?

Tutto questo vale anche se ci si allena online, ad esempio collegandosi su una piattaforma con il proprio personal trainer o svolgendo a casa propria degli esercizi precedentemente studiati insieme a lui?

Ancora una volta la risposta è: assolutamente sì!

I benefici dell’attività fisica svolta individualmente hanno un effetto indiretto sulle relazioni sociali, facilitandole attraverso un miglioramento del nostro funzionamento individuale: in questo caso, dunque, i primi effetti sono individuali e non richiedono un diretto incontro con gli altri nel momento stesso dell’allenamento. Dunque, allenarti online, da casa tua, ti porterà a raggiungere esattamente gli stessi risultati.


UNIRE L’UTILE AL DILETTEVOLE

La pratica di attività fisica e la socialità sono due aspetti centrali del nostro benessere psicofisico (pensa che alcune delle sostanze chimiche prodotte nel nostro cervello a seguito di un’attività motoria sono le stesse che vengono rilasciate dal contatto fisico): entrambe sono utili a restituirci una sensazione di benessere, entrambe possono (o, almeno, dovrebbero) essere piacevoli e l’una può essere utile all’altra, potenziando a vicenda i loro benefici.


Se pensi che approfondire questo argomento possa esserti utile e desideri parlarne con me puoi contattarmi tramite il sito justwellness.co


A presto,


Teresa Sassetti
Psicologa Team
JUST Wellness & Co.





giovedì 28 ottobre 2021

TABATA, EMOM, AMRAP: COSA SONO E A COSA SERVONO GLI ALLENAMENTI AD ALTA INTENSITA'!

 


EMOM, AMRAP, HIIT: no, non sono le nuove maschere da cui ti puoi travestire ad Halloween!

Stiamo parlando di tipologie diverse di Allenamenti ad Alta Intensità:

se ora sei curioso di sapere come si svolgono, continua a leggere perché oggi te li presento tutti e soprattutto ti racconto come possono essere i migliori amici della tua forma fisica!

 





ALLENAMENTI AD ALTA INTENSITA’

EMOM, AMRAP e HIIT: abbiamo detto che queste 3 tipologie di allenamento rientrano tutte nella famiglia degli allenamenti ad alta intensità.

Cosa si intende?

Gli allenamenti ad alta intensità, lo dice la parola stessa, sono allenamenti molto intensi, che concentrano tanto lavoro (tanti esercizi e ripetizioni) in poco tempo.

Ognuno di essi si svolge in maniera differente, ma l’obbiettivo rimane lo stesso: farti sudare molto, farti bruciare tante calorie e allenare tutto il corpo!

Vediamo le differenze tra l’uno e l’altro.

 

EMOM

L’acronimo sta per Each Minute On Minute.

In pratica, hai un certo numero di ripetizioni da svolgere di un determinato esercizio. Fai partire il cronometro e inizi con l’esecuzione; quando hai finito, il tempo rimanente al minuto corrisponde alla pausa che puoi fare.

Ad esempio, devi fare 15 squat: se ci impieghi 40’’ avrai i 20’’ rimanenti del minuto per recuperare.

Quindi, più esegui velocemente le ripetizioni, più tempo ti rimarrà per recuperare.

Allo scoccare del minuto, ripeti l’esercizio per le serie impostate.

Detto così sembra un allenamento innocuo, ma prova a farlo per 10 o 15 minuti e capirai che, in effetti, ha qualcosa a che fare con il periodo di Halloween…  Mostruoso!

 

AMRAP

La sigla sta per As Many Round As Possible.

Qui hai una sequenza formata da più di un esercizio, anche qui le ripetizioni sono definite e c’è un tempo complessivo in cui svolgere tutto.

Inizia a svolgere tutte le ripetizioni degli esercizi assegnati, una volta concluse, hai finito il primo round. Ricomincia subito da capo con il secondo round.

Nel tempo di lavoro impostato devi cercare di fare più giri possibili.

Esempio:

10 squat + 10 sit up + 10 push up. Tempo totale 10 minuti.

Inizia ad eseguire le 10 ripetizioni di squat, senza pausa passa ai 10 sit up e subito dopo i 10 push up.

Hai concluso 1 round. Parti subito con il secondo, ricominciando dai 10 squat, poi 10 sit up e 10 push up e così via.

Devi cercare di fare più round possibili nei 10 minuti.

Anche qui, se credi che sia facile ti sfido a provarlo!

 

HIIT

Significa High Intensity Interval Training.

In questo caso si scelgono una serie di esercizi ad alto impatto che vengono svolti con delle piccole pause tra l’uno e l’altro.

La pause possono essere anche “attive”, quindi non ti fermi del tutto, ma passi da un esercizio più intenso ad un altro a basso impatto.

Facciamo anche qui un esempio per rendere la spiegazione più chiara:

Esercizi: squat jump – trazioni – skip alto – side climber . 30’’work / 15’’ rest

Fai partire sul cronometro i primi 30’’ ed inizia a svolgere gli squat jump, non c’è un numero impostato di ripetizioni in questo caso, ma ti fermerai quando finiranno i 30’’.

Quando i 30’’ di lavoro finiscono puoi fermarti oppure fare una marcia sul posto molto blanda per i 15’’ di recupero; quando ripartono i 30’’ passi all’esercizio successivo, le trazioni, e così via.

Alla fine dei 4 esercizi puoi osservare 1’ di recupero e poi ripetere lo stesso circuito anche 3,4,5 volte in base al tuo livello di allenamento e energia.

Scommetto che anche qui ci lasci la lingua a terra!

 

I BENEFICI DEGLI ALLENAMENTI AD ALTA INTENSITA'

Perché dovremmo scegliere questo tipo di workout?

Nonostante sembrino delle torture cinesi, trovo questi allenamenti in realtà molto divertenti e soprattutto efficaci.

I motivi principali per i quali io stessa li scelgo e consiglio sono 4:

1.      In poco tempo ti aiutano a fare un allenamento efficace e completo.

Questi workout infatti hanno una durata che varia dai 30 ai 45 minuti, ma riescono comunque ad essere completi ed efficaci sia per dimagrire, che per tonificare tutti i muscoli del corpo. Inoltre, sono dei potenti alleati anche per il nostro cuore: lo rinforzano migliorando anche il nostro sistema cardio respiratorio e circolatorio.

 

2.      Puoi svolgerli ovunque

In palestra ma anche in casa, ma perché no in ufficio, al parco o al mare, in hotel quando sei in trasferta o in vacanza. Sono allenamenti molto versatili che puoi svolgere tranquillamente a corpo libero e necessitano di pochissimo spazio, dunque li puoi fare davvero dove vuoi.

 

3.      Non ti annoi mai!

Se la tua classica routine di allenamento ti inizia ad annoiare, devi assolutamente provarli!

Gli allenamenti ad alta intensità sono estremamente vari: si possono cambiare gli esercizi, si possono cambiare le combinazioni di esercizi, puoi provarli a corpo libero, oppure con gli attrezzi, oppure ancora puoi alternare esercizi a corpo libero con esercizi con gli attrezzi.

Usando fantasia e creatività, il divertimento sarà assicurato per ogni allenamento!

 

4.      Puoi coinvolgere i tuoi amici

Se ti alleni in compagnia non c’è nulla di meglio: imposta con il tuo partner di workout un circuito AMRAP che sia fattibile per entrambi e sfidatevi a chi fa più giri.

Puoi usare lo stesso approccio della sfida anche se vuoi coinvolgere un amico o un parente pigro: il primo allenamento può nascere quasi come un gioco tra voi, e se ci prende gusto il gioco è fatto!

 

TRE CONSIDERAZIONI IMPORTANTI

Sarò di parte ma trovo questi workout davvero incredibili.

Tre cose però ci tengo a sottolinearle:

1-     Lo sforzo cardiaco a cui ci sottoponiamo è maggiore rispetto ai workout classici, dunque svolgi regolarmente una visita medica per accertare che tu possa svolgerli serenamente

2-     Questi allenamenti puntano a farti fare più ripetizioni possibili in poco tempo, dunque dovrai eseguirle in maniera molto veloce. Ricorda però di non sacrificare la tecnica esecutiva degli esercizi per andare più veloce, ma svolgi ogni ripetizioni in maniera corretta.

3-     Adegua le ripetizioni, le serie e il tempo di allenamento al tuo livello: se i workout sono troppo blandi saranno poco efficaci, se viceversa sono troppo intensi rischi di incappare in spiacevoli infortuni di vario genere.

 

Per essere certo di svolgere al meglio i tuoi allenamenti ad alta intensità, puoi andare su justwellness.co  dove troverai tanti contenuti gratuiti che ti aiuteranno a prendere più confidenza con questi workout ma soprattutto un team di trainer specializzati pronto a consigliarti l’allenamento più giusto per te!

 

Ti aspettiamo nella nostra #fitnessfamily!

 

A presto e… buon workout intenso!!!

 

Federica Natale
Trainer e Direttrice Corsi Online
JUST Wellness & Co.

giovedì 14 ottobre 2021

LOMBALGIA E LOMBOSCIATALGIA | Cosa devi sapere


Gli studi hanno dimostrato che almeno una volta nella vita tutti, prima o poi, ne soffriremo!

Di che si tratta?

Della LOMBALGIA e della LOMBOSCIATALGIA!

Ne parliamo in questo articolo 





COSA SONO LA LOMBALGIA E LA LOMBISCIATALGIA

Sono due forme di mal di schiena “particolare”.

In base alla localizzazione distinguiamo: 

- Lombalgia pura: dolore localizzato nella parte basse centrale o laterale della schiena. 

- Lombalgia + sciatalgia: mal di schiena con dolore o sintomi come formicolii e perdite di sensibilità alla schiena E alla/e gamba/e a causa dell’infiammazione del nervo sciatico. Infatti viene definita clinicamente come radicolopatia. 


COME SI MANIFESTANO LA LOMBALGIA E LA LOMBOSCIATALGIA

Sia la lombalgia che la lombosciatalgia si manifestano sotto forma di dolore.

Tuttavia la tipologia del doloro con il quale si manifestano varia da soggetto a soggetto perché la dimensione del dolore è molto soggettiva. 

A seconda dei casi distinguiamo in:

Dolore bruciante 

Dolore acuto e penetrante; 

Dolore lieve che in determinate circostanze produce delle scosse simili ad elettroshock.

In molti pazienti, la sensazione dolorosa tende a peggiorare dopo sforzi, movimenti accentuati, colpi di tosse, starnuti o lunghi periodi di tempo trascorsi in posizione seduta.

In genere la lombosciatalgia è monolaterale! 

Ciò significa che il dolore interessa soltanto un lato del corpo (per esempio zona lombare destra, gluteo destro e arto inferiore destro).


LE CAUSE DELLA SCIATALGIE E DELLA LOMBOSCIATALGIA

Nella maggior parte dei casi la sciatalgia e la lombosciatalgia sono causate da:

1. Dolori muscolari generati dalla cattiva postura; 

2. Ernie del disco, artrosi e patologie specifiche della schiena che comprimono o il disco intervertebrale o la radice nervosa generando i sintomi;

3. Predisposizione genetica; 

4. Stile di vita errati (es. sedentarietà, eccesso di fumo, età avanzata, eccetera);

5.     Poca o nessuna "cultura osteopatica" (ovvero non essere al corrente che un check osteopatico e una diagnosi precoce potrebbero impedire l'insorgenza delle due problematiche)


COSA FARE QUANDO SI PRESENTA UN EPISODIO ACUTO

La sciatalgia e la lombosciatalgia possono presentarsi più volte nel corso della vita con episodi minori.

Tuttavia di tanto in tanto potrebbero manifestarsi con un episodio acuto di intensità maggiore.

In questi casi è importante sapere bene cosa fare.

1. Una valutazione medica per escludere altre patologie più gravi e se necessario esami strumentali per avere una “foto” recente della colonna vertebrale. 

2. Riposare senza sforzare la schiena.

3. Eventuali antinfiammatori su prescrizione medica se il mal di schiena è molto forte.

4. Manipolazioni per correggere i carichi posturali e permettere alla schiena di lavorare meglio al fine di togliere i compensi.


Nonostante questo l'episodio acuto di sciatalgia o lombosciatalgia potrebbe ricapitare nella vita!! 

Questo perché la colonna rimane “rovinata” soprattutto in presenza di artrosi quindi bisogna capire come convivere al meglio con questa situazione: in questi casi il trattamento osteopatico si pone l'obiettivo di ridurre il più possibile la frequenza degli episodi riducendone il numero e l'intensità di ciascuno per facilitare la convivenza con tali problematiche.


L'OSTEOPATIA COSA PUO' FARE?

L'osteopatia è un valido aiuto nella gestione del dolore perché tramite le manipolazioni permette al corpo di lavorare in modo funzionale eliminando i sovraccarichi e favorendo un migliore adattamento delle strutture corporee.  

Infatti l'osteopatia è una terapia alternativa/integrativa che, rispetto al farmaco tradizionale, elimina la causa e non solo il sintomo. 

Pertanto, il trattamento osteopatico è indicato nella gestione soprattutto del dolore cronico essendo una terapia conservativa e senza effetti collaterali.

Nei casi di dolore cronico o molti frequente, le manipolazioni aiutano il ricircolo delle sostanze infiammatorie abbassando la percezione del dolore lavorando su tutte le strutture coinvolte. 


COSA PUOI FARE TU ADESSO!

In questo momento sei in una delle seguenti situazioni:

1. non hai mai sperimentato ne la lombalgia ne la lombosciatalgia

2. almeno una volta nella vita ti è già capitato di avere almeno un episodio di una delle due problematiche

3. soffri frequentemente o in modo cronico o di lombalgia o di lombosciatalgia.


In ciascuno di questi casi una visita osteopatica potrebbe esserti utile e rispettivamente:

1. a non sperimentare mai per tutto il corso della tua vita lo spiacevole dolore derivante dalla sciatalgia o lombosciatalgia

2. a fare in maniera che non seguano altri episodi rispetto a quelli che hai già provato

3. a ridurre i sintomi e a migliorare la convivenza con tali problematiche.


IL MIO CONSIGLIO PERSONALE 

Per tale motivo ti invito a cercarmi e a contattarmi tramite il sito justwellness.co

Potremo parlare della tua lombalgia o lombosciatalgia ed individuare insieme il percorso da fare per risolvere questo problema.

Ti aspetto.

A presto

Dott. Marta Vimercati
Osteopata Team
JUST Wellness & Co.


ALLENAMENTO E CICLO MESTRUALE : MI POSSO ALLENARE CON IL CICLO?

 


Eccole, mi sono arrivate: che faccio oggi, mi alleno o non mi alleno?

Se mi alleno, posso stare tranquilla o mi farà male?

Ma l’allenamento deve rimanere invariato o bisogna fare delle piccole modifiche?


Con l’articolo di oggi cerchiamo di capire cosa sarebbe meglio fare con l’arrivo delle mestruazioni.

Allenamento si o allenamento no?!

Scopriamolo insieme.






Partiamo dicendo che non esiste alcuna controindicazione allo svolgimento di attività fisica durante le mestruazioni.

Ogni donna, però, vive il ciclo in maniera differente.

C’è chi lo patisce di più e chi meno, c’è chi ha dolori alla schiena e chi alla pancia, c’è chi ha sbalzi umorali e chi si sente solo fiacca, chi ha un flusso scarso e chi abbondante.

Ci sono dunque delle indicazioni e della accortezze che si possono assumere per migliorare i nostri allenamenti e per renderli efficaci anche durante quel momento del mese.


CICLO E ALLENAMENTO

Il ciclo si divide in varie fasi, (mestruale, follicolare, ovulatoria, luteinica, premestruale) ognuna delle quali è caratterizzata da diversi livelli ormonali.

Le problematiche psico-fisiche dettate dal ciclo sono, nella maggior parte dei casi, provocate o dalla fase premestruale o da quella mestruale.

Nella fase premestruale, si iniziano a manifestare una serie di sintomi che possono impedire un allenamento ottimale, come aumento di peso, ritenzione idrica, aumento del volume uterino, pesantezza e gonfiore addominale.

In questo caso, è bene continuare ad allenarsi ma iniziando gradualmente a diminuire l’intensità dei workout.

Si possono dunque scegliere esercizi meno intensi, oppure alleggerire i carichi utilizzati qualora si svolgano allenamenti contro resistenza.

Durante la fase mestruale, in cui avviene la vera e propria perdita di sangue, molte donne accusano dolori e crampi al basso ventre e ai reni, spossatezza generale, a volte anche emicranie e senso di nausea.

E’ evidente che in questo caso, l’allenamento risulta più una tortura che un piacere.

Se si vive il ciclo con questi fastidi molto forti, si può tranquillamente sospendere l’allenamento per 1-2 giorni.

Il mio consiglio, però, è quello di cercare di non fermarsi del tutto, ma piuttosto sostituire la classica scheda di allenamento con un lavoro improntato più sulla mobilità e sullo stretching. Anche una pratica mirata di Yoga può essere d’aiuto.

Queste tipologie di allenamento, infatti, possono aiutarci a distendere i muscoli, in particolare quelli della schiena e dell’addome, e a rilassarli, alleviando i dolori e i crampi. Una pratica mirata sull’articolazione dell’anca, che vada a coinvolgere il bacino e il tratto lombare, ci aiuterà a diminuire i fastidi.

Inoltre, sono tipologie di allenamenti che inducono un senso di pace e relax, che di solito viene un po' a mancare durante questi giorni.

Anche in questo caso, l’allenamento ci aiuta non solo a livello fisico ma ci dona un maggiore benessere mentale.

Ricordiamoci infatti che continuare a praticare sport, seppure con intensità inferiore, consente di sviluppare endorfine. 

Le endorfine sono sostanze chimiche del cervello che inducono positività, ed esercitano una funzione benefica che influenza la sfera psicofisica. 

Inoltre, un tipo particolare, chiamato beta-endorfine, può sviluppare anche effetti antidolorifici, risultando efficace nell'alleviare il dolore, come un vero e proprio medicinale.

Anche per le donne che invece non accusano particolarmente il ciclo, è comunque consigliabile far coincidere a questa settimana un lavoro di scarico, alleggerendo leggermente i propri allenamenti e inserendo sessioni più lunghe di stretching e mobilità.

Alla fine della fase mestruale, il corpo è di nuovo nella condizione ottimale di forza che ci consentirà di riprendere senza problemi i nostri consueti allenamenti.


CICLO E DIETA

Un altro aspetto interessante da tenere in considerazione è sicuramente quello alimentare.

Durante la fase mestruale o premestruale è facile venir colte dalle famose “voglie da ciclo”.

Questo avviene perché si registra un calo della serotonina (chiamata anche “ormone del buonumore”); il nostro corpo perciò va alla ricerca di cibi che aumentino la produzione di questo ormone, come dolci, pizza, pane, cioccolata.

Una soluzione per controllare queste voglie senza eccedere con il cibo, è consumare cibi che stimolino la sintesi della Serotonina ma che non incidano drasticamente sul livello della glicemia.

L’assunzione di legumi e cereali come avena, farro, orzo, riso integrale, possono aiutare sensibilmente a ridurre le voglie da ciclo. 

Anche dosi moderate di cibi come cioccolata fondente e frutta secca aiutano a ridurre le voglie, e contemporaneamente ci donano un senso di maggior appagamento.

Una dolce coccola che sicuramente ci fa stare meglio, senza rovinare la nostra forma fisica.


INTEGRATORI DI VITAMINE

Durante la fase mestruale, a causa della perdita di sangue, il corpo subisce una perdita di sali minerali, lipidi e zuccheri, si registra il calo ematico di ferro e calcio, responsabile della sensazione di stanchezza.

Altra cosa che dunque è fortemente consigliata, è quella di assumere integratori di vitamine e minerali studiati specificatamente per le donne. Si possono assumere solo in questi giorni specifici, oppure si possono fare cicli (sulla confezione di ogni integratore, viene sempre specificata la modalità di assunzione).


CONCLUSIONI

In questo articolo ci sono utili consigli su come gestire gli allenamenti durante il ciclo ma ci tengo a sottolineare un aspetto importante:

Come abbiamo detto all’inizio, ogni donna accusa il ciclo in maniera diversa, e inoltre ci possono essere molte differenze anche tra un ciclo e il successivo. 

Potrebbe succedere, quindi, che un mese si riesca a proseguire con gli allenamenti senza problemi e il mese successivo si faccia fatica anche ad alzarsi dal letto.

Quello che consiglio, dunque, è di ascoltare sempre le esigenze del proprio corpo e assecondarlo. 

Le indicazioni di questo articolo possono essere adattate e modificate di mese in mese, andando a capire di cosa ha più bisogno il corpo in quel momento.


Per ulteriori dritte e consigli, l’invito è quelli di andare su justwellness.co, dove è già presente sia un team di esperti nel fitness, pronto ad aiutare e ad indicare il percorso di fitness più adeguato in base alle proprie esigenze, ma anche una vera a propria community di persone che stanno già mettendo in pratica questi consigli, con le quali è possibile confrontarsi e condividere la propria esperienza.


Ci vediamo nella #fitnessfamily !


Al prossimo articolo, 


Federica Natale
Trainer e Direttrice Corsi Online
Team JUST Wellness & Co.


giovedì 7 ottobre 2021

Come conciliare allenamento e vita sociale



La pratica del fitness spesso favorisce l'ingaggio in situazioni sociali, in modo diretto e indiretto (ne parleremo nel prossimo articolo).

A volte, tuttavia…

sembra che questi due aspetti della nostra vita non vadano affatto d’accordo: in alcuni casi la pratica del fitness impedisce di fruire pienamente delle relazioni sociali, o addirittura spinge a evitarle.

Ne parliamo in questo articolo.









FITNESS VS VACANZE ESTIVE 

Diverse persone ci hanno riportato la difficoltà vissuta durante le ferie di conciliare le proprie abitudini e routine legate al fitness con la condivisione di tempo e momenti con i propri compagni di viaggio:

 "Per allenarmi ho dovuto adottare dei ritmi diversi dagli altri e isolarmi" 

"Durante le cene tutti insieme ero sempre l'unica a rinunciare agli antipasti e al vino"

"Tutti mi facevano notare come le mie scelte alimentari fossero sempre diverse da quelle del resto del gruppo... Io, in effetti, mi sentivo per questo poco parte del gruppo"

"Ho rinunciato ad allenarmi in vacanza perché desideravo rimanere insieme agli altri… Però poi mi sentivo in colpa e in ansia!"



FITNESS VS VACANZE ESTIVE, MA NON SOLO

Queste stesse situazioni e sensazioni, in realtà, hanno modo di manifestarsi anche nella quotidianità, nel corso di tutto l'anno: 

"Ho dovuto rinunciare a un invito a uscire perché, se avessi accettato, avrei saltato la sessione di allenamento di quel giorno"

"Gli inviti alle feste mi mandano in crisi: c'è sempre del cibo non adatto al mio piano alimentare. Non vado alla festa? Vado e non mangio la torta? Ma non mi va di fare 'la diversa'..."

E lo stesso vale per il pranzo in famiglia della domenica, per quando il collega che va via porta i pasticcini in ufficio...

Insomma, sembra che ci siano poche alternative per le persone che  praticano fitness: 

se durante le situazioni sociali scelgono di comportarsi nello stesso modo di chi non è impegnato in un programma di allenamento e alimentazione sperimentano disagio, temendo di aver "sgarrato" eccessivamente;

se, invece, si attengono sempre e comunque al loro programma, a prescindere dalle situazioni in cui si trovano, ne perdono il gusto (della vacanza, del festeggiamento, della condivisione...).

Questo porta dunque le persone a fare una scelta: ritenendo difficile conciliarli, o rinunciano al fitness, o rinunciano -in diverse forme- alla socialità.



RIGIDITA' VS FLESSIBILITA'

L'obiettivo che noi come professionisti abbiamo in comune con le persone che a noi si rivolgono è quello di favorire il loro benessere (inteso a 360 gradi come benessere fisico e psicologico, strettamente connessi uno all’altro). Poiché è certamente salutare praticare regolarmente attività fisica, ma è altrettanto importante poter condividere del tempo con gli altri e stare bene insieme a loro, le situazioni in cui la pratica del fitness porta a sacrificare la socialità rivelano un approccio al fitness poco funzionale al raggiungimento (e al mantenimento) di una condizione di benessere.

Ciò che differenzia un modo sano da uno rischioso di approcciarsi al fitness potrebbe essere espresso nei concetti di FLESSIBILITA' da un lato e RIGIDITA' dall’altro.

Se sentiamo di non poter sospendere l’allenamento per due settimane di vacanza o di non poter andare a una cena con gli amici (perché dobbiamo allenarci, o perché temiamo di non poter mangiare ciò che mangiano gli altri, o, ancora, perché farlo ci procura disagio o ansia) ci ritroviamo limitati da un’attività che invece dovrebbe procurarci benessere. Tali situazioni dovrebbero farci scattare un campanello d’allarme, poiché indicano una modalità di approcciarsi al fitness estremamente rigida, che poco ha a che fare con il concetto di benessere. In alcuni casi, poi, questi scenari hanno una vera e propria deriva patologica (ad esempio, tanti pazienti che poi sviluppano disturbi del comportamento alimentare inizialmente si approcciano a diete e programmi di allenamento in modo “sano”, per poi scivolare, invece, in meccanismi molto pericolosi).

L’allenamento costante richiede impegno e serietà, ma la flessibilità è fondamentale per evitare che il fitness diventi l’unica cosa importante della nostra vita e che si trasformi nella necessità di un controllo assoluto e costante. E' fondamentale, infatti, che i programmi di allenamento e alimentazione non ostacolino la soddisfazione di altri bisogni fondamentali – tra cui, appunto, quello della socialità.

 

COME MAI SUCCEDE QUESTO?

Ma come mai alcune persone finiscono per approcciarsi al fitness in modo così rigido?

I motivi possono essere diversi…


Predisposizione individuale

Perché a fronte di programmi di allenamento e alimentazione simili alcune persone intraprendono percorsi rischiosi e altre no?
Non siamo tutti uguali: ognuno di noi è diversamente predisposto ad alcuni tratti di rigidità caratteriale, che, se presenti, si manifestano anche in altri ambiti della vita e che rappresentano un fattore di rischio per lo sviluppo delle pericolose dinamiche descritte sopra.


Momenti particolari

Oppure, ci sono persone che non presentano tratti di rigidità, ma che si avvicinano al fitness in momenti particolari della loro vita, tali per cui l’impegno nell’allenamento e nella dieta assumono un certo significato o assolvono a una determinata funzione dal punto di vista psicologico: questo potrebbe rendere tali persone maggiormente vulnerabili a intraprendere percorsi disfunzionali.


Il ruolo dei professionisti


Un altro aspetto da non sottovalutare è l’incontro con professionisti che, non riuscendo a cogliere la persona nella sua unicità, vi si approcciano senza considerarne la specificità della storia di vita, dei bisogni e degli obiettivi (diversi da cliente a cliente) e senza modulare il proprio modo di comunicare o di proporre i programmi.


COSA FARE?

Quale aiuto può offrire lo psicologo alle persone che si trovano in situazioni simili?

Molto dipende da che cosa ha portato la persona ad approcciarsi al fitness con modalità rigide e poco funzionali. Imprescindibile, dunque, è comprendere che cosa è successo, che cosa sta succedendo e perché. Siamo davanti a una delle tre situazioni appena descritte? O a un’altra ancora?

In ogni caso, è importante intervenire precocemente per evitare che abitudini disfunzionali si trasformino in pericolosi circoli viziosi che, una volta instaurati, sono molto difficili da sradicare.

Per questo motivo ti invito a contattarmi su justwellness.co 

Approfondiremo insieme questo argomento e valuteremo se il tuo approccio alla pratica di fitness è rigido oppure flessibile rendendolo poi ancor più adatto allo stile di vita che desideri avere.


Ti aspetto,


Teresa Sassetti
Psicologa
Team JUST Wellness & Co.