lunedì 31 maggio 2021

Si brucia più calorie con i pesi o con il cardio?


Ne abbiamo già parlato sul blog!

Il fatto è che con l'imminenza dell'estate il desiderio del dimagrimento torna ad impazzare!

E tute quelle persone che vogliono perdere velocemente peso adesso si stanno chiedendo: si brucia più calorie con i pesi o con il cardio?

Cosa è meglio fare?

Rispondo a tutti in questo articolo!!





QUANTE CALORIE IN 30 MINUTI?

Ovviamente non è un dato univoco perché dipende da alcuni fattori soggettivi quali: corporatura, intensità dell'esercizio, livello di allenamento e tipologia di attività scelta.

Tuttavia possiamo generalizzare che:

30 minuti di cardio possono far bruciare tra le 250 kcal e le 400 kcal

30 minuti di pesi invece possono far bruciare tra le 100 kcal e le 250 kcal

Questo primo dato porterebbe a pensare che l'attività da prediligere per bruciare calorie e dimagrire sia quella cardio ma.....vai avanti a leggere!


LE COSE CHE NON TUTTI SANNO SUI PESI

Il training con i pesi contribuisce ad aumentare la massa muscolare di più e meglio del training cardio.

Questo comporta una veloce aumento del metabolismo basale, ovvero della quota calorica che bruciamo a riposo e per mantenere le funzioni vitali di base (come il mantenimento della temperatura corporea, la pulsazione cardiaca eccetera…)

In merito a questo fenomeno sono stati condotti numerosi studi.

Tra i tanti, uno ha dimostrato che dopo 24 settimane di allenamento con i soli pesi le donne aumentavano il metabolismo basale del 4% e gli uomini del 9%

In sostanza + muscoli = + metabolismo basale


CHI BRUCIA DI PIU'?

Alla luce di queste considerazioni il bilancio tra cardio e pesi torna in pareggio e....rimarrà tale anche dopo le seguenti.

Possiamo concludere che con il cardio si bruciano più calorie mentre lo si fa ma con i pesi se ne bruciano di più in tutte le restanti ore.


E SE FOSSE POSSIBILE FARLI ENTRAMBI CONTEMPORANEAMENTE?

L'allenamento a fini estetici ideale infatti è quello che combina sia il cardio che i pesi.

Tuttavia non sempre abbiamo il tempo di farli entrambe.

E se fosse possibile farli contemporaneamente per abbinare i benefici?


ALLENAMENTO H.I.I.T.

In realtà questa possibilità c'è ed è offerta dall'allenamento H.I.I.T

L'acronimo sta per High Intensity Interval Training (ovvero, Allenamento Intervallato ad Alta Intensità)

Ne abbiamo già parlato all'interno del blog ma è bene rifrescare la memoria.

L'allenamento HIIT è un allenamento in cui si alternano esercizi ad alta intensità come quello svolto con i pesi a periodi di recupero attivo a più bassa intensità come quella tipica dell'allenamento cardio.

Ecco il mix perfetto di pesi e cardio!


COSA DICONO GLI STUDI

Anche in questo caso sono stati condotti moltissimi studi che hanno paragonato le tre forme di allenamento: pesi, cardio e HIIT.

In uno, in modo particolare, è emerso che sul lungo periodo non c'erano sostanziali differenze in termini di dimagrimento tra le persone che avevano fatto solo cardio con quelle che avevano fatto solo pesi e chi aveva fatto HIIT.

Il vero beneficio però era che il gruppo che aveva fatto solo HIIT aveva generato gli stessi risultati degli altri due gruppi ma in un tempo di allenamento fino a 8 volte inferiore degli altri due.


CONCLUSIONI

Possiamo dunque giungere ad una conclusione e rispondere alla domanda dalla quale siamo partiti: si brucia più calorie con i pesi o con il cardio?

Abbiamo visto che sul lungo periodo i due sistemi e anche il loro mix si equivalgono.

In realtà si equivalgono anche nel breve periodo perché i risultati sono proporzionati al tempo in tutti e tre i casi.

Dunque la cosa più saggia da fare sarebbe saperli alternare nel tempo, facendoli sempre tutti e non escludendo dalla propria routine di allenamento nessuno dei tre.

Si potrebbe, al più, strizzare un'occhio alla forma HIIT quando il tempo da dedicare all'allenamento è molto ridotto!


JUSTWELLNESS.CO

Ti invito a venirci a trovare su justwellness.co perché troverai tanti allenamenti sia cardio che pesi che HIIT.

Non solo, su justwellness.co troverai anche i nostri trainer pronti ad aiutarti a creare il mix dei tre perfetto per te e tanti altri appassionati che già lo stanno facendo.

Se il tempo stringe e vuoi bruciare tante calorie per tornare in forma vai su justwellness.co

Io intanto ti saluto e ti auguro buon workout-


Andrea Natale
Trainer e Direttore
JUST Wellness & Co.




lunedì 24 maggio 2021

Come gestire il dolore


C'è una forza che più di ogni altra muove il mondo: è il dolore!

Per meglio dire è la ricerca del sollievo dal dolore!

Ne parliamo in questo articolo…





LA DEFINIZIONE SCIENTIFICA DEL DOLORE

Il dolore in ambito medico è definibile come un esperienza emotiva spiacevole associata ad un danno reale o potenziale o descritta in termini di tale danno.

Sostanzialmente un'esperienza che ognuno di noi "almeno" una volta nella vita sperimenta


CONOSCIUTO MA POCO CONOSCIUTO

Sebbene l'esperienza del dolore accomuna tutte le persone e ognuno di noi lo ha conosciuto nel corso della sua vita, ci sono alcune cosa che ancora non conosciamo del dolore.

In particolar modo sono tre gli aspetti che meritano di essere approfonditi:

1. luogo di insorgenza

2. differenze della percezione del dolore in base ad età e sesso

3. differenza tra dolore acuto e dolore cronico


IL LUOGO DI INSORGENZA

Il luogo di insorgenza del dolore può essere:

- superficiale, dunque a livello della cute

- profondo, generalmente a carico dei muscoli

- viscerale, ovvero proveniente dagli organi (ad esempio "mal di pancia")

Sapere questo è importante perché a parità di zona di insorgenza, l'origine del dolore potrebbe essere diversa ed individuare correttamente il luogo di insorgenza è fondamentale per risolvere il problema.


DIFFERENZE DI ETA' E SESSO

Uomini o donne e bambini o anziani non percepiscono il dolore nello stesso modo.

Come detto il dolore è un'esperienza.

Ecco perché quando abbiamo un dolore chiedere un parere ad una persona solo perché ci è vicina ma non non è esperta della gestione del dolore potrebbe essere fuorviante.

Infatti, se anche questa persona avesse vissuto l'esperienza dello stesso dolore, lo avrebbe certamente percepito in modo differente.


DIFFERENZA TRA DOLORE ACUTO E DOLORE CRONICO

Il dolore acuto è un dolore immediato che si risolve in breve tempo. 

Per questo è facile da individuare: come ad esempio il dolore acuto provocato dal mettere la mano sul fuoco.

Il dolore cronico invece è un dolore che dura da oltre tre mesi. I rischi del dolore cronico sono molteplici ma sopra tutti c'è quello che ci si rassegna a conviverci con conseguente abbassamento della qualità di vita percepita.

Ad esempio, nelle donne, il dolore cronico può portare alla depressione e negli uomini all'ansia.

Il dolore cronico cambia il modo di vivere la vita quotidiana e l'impatto sul nostro sistema sociale a causa delle molte cure e dei molti interventi che richiede.

Un altro rischio del dolore cronico è che, una volta entrati in questo circolo vizioso, man mano che passa il tempo è sempre più difficile uscirne. Non solo, da maggiore tempo è insorto il dolore cronico, maggiore sarà la difficoltà ad interromperlo e a guarirne.

Qualora il dolore cronico non possa essere risolto, diventa fondamentale la sua gestione che si pone come obiettivo quello di ridurre il numero di episodi dolorifici e di smorzarne l'intensità.


COSA PUO' FARE L'OSTEOPATA

In merito a questi tre aspetti l'osteopata può:

1. individuare con certezza l'origine del dolore (superficiale, profonda o viscerale) e di conseguenza avviare subito le cure più specifiche;

2. interpretare correttamente il dolore senza lasciarsi fuorviare dalle diverse percezioni dovute da età e sesso, anche in questo caso, individuando immediatamente il percorso di guarigione più idoneo;

3. interrompere il circolo vizioso del dolore cronico o, in alternativa, gestirlo in modo da ridurre di numero e intensità gli episodi di sofferenza.


IL DOLORE E' UN BENE!

Sembra paradossale dirlo ma il dolore, che è un sintomo, è un bene perché ci avverte di qualcosa che non funziona e ci permette di identificare la minaccia come fosse un allarme o una sirena e ci avverte che dobbiamo cambiare qualcosa.


CONCLUSIONI

Non dobbiamo avere paura di provare dolore ma neanche non saper interpretare il dolore e ricercare rimedi sbagliati per risolverlo.

Per non cadere in questo rischio è bene rivolgersi sempre ad un professionista del dolore o per meglio dire della ricerca del sollievo come l'osteopata.

Se vuoi rivolgerti a me mi trovi su justwellness.co.

Infatti su justwellness.co, insieme ai miei colleghi trainer, ti possiamo dare i migliori consigli basati sulle evidenze scientifiche e non sulle dicerie per ridurre o far sparire per sempre i tuoi dolori.

Ti aspetto e ti aspettiamo su justwellness.co


Dott. Marta Vimercati
Osteopata del Team
JUST Wellness & Co.









giovedì 20 maggio 2021

ALGA SPIRULINA | Conosciamola meglio


Dell'alga spirulina se ne parla già da anni!

In passato aveva già conosciuto un periodo di grande notorietà!

Oggi questa alga sta tornando prepotentemente alla ribalta!

C'è un motivo per tutto questo? E' per i benefici che si dice che abbia?

Te lo racconto nell'articolo di oggi!





LE ORIGINI DELL'ALGA

L'alga spirulina cresce tutt'oggi nei laghi con acque dolci e calde!

Tuttavia è nota già da secoli perché è stata una delle fonti nutrizionali principali degli Aztechi e le popolazioni del centro America sino a che queste popolazioni sono esistite.

Molto probabilmente a causa della colonizzazione, la conoscenza delle sue proprietà, poi, si è persa e dimenticata per essere nuovamente riscoperta nei giorni nostri.


COSA NE SAPPIAMO OGGI

Quello che gli Aztechi avevano scoperto utilizzandola, oggi ci viene confermato dal "microscopio"!

Infatti gli studi su questa alga oggi ci rivelano che è una fonte ricca di proteine e amminoacidi di origine vegetale.

Non solo, l'alga spirulina, contiene anche acidi grassi omega-3, quindi i cosiddetti grassi buoni!

Ma ancora, la spirulina è ricca di sali minerali e vitamine quali: ferro e magnesio e vitamine del gruppo B e precursori della vitamina A.

Se hai già letto altri articoli di questo blog saprai già che, quando un alimento condensa in se tutte queste caratteristiche, può essere considerato un super-alimento perché i benefici che apporta sono molteplici e a livello degli organi più disparati.


I BENEFICI DELL'ALGA SPIRULINA

Vediamoli tutti, dunque, questi benefici. O almeno cerchiamo di focalizzare i principali.

Partiamo da quello più discusso: l'alga spirulina fa dimagrire? 

Anche qui, se sei un nostro lettore, sai che non esistono alimenti che fanno dimagrire (come non esistono alimenti che fanno ingrassare). Semmai ci sono alimenti che, mettendo il nostro organismo nelle migliori condizioni possibili di operare, favoriscono tutti i processi fisiologici, tra cui, senz'altro, per chi lo desidera, quello del dimagrimento.

L'alga spirulina ha certamente questa capacità: nutrendo il nostro corpo con tanti elementi preziosi come gli amminoacidi, sali minerali e vitamine, ci pone senz'altro nelle migliori condizioni possibili per affrontare un percorso di dimagrimento. Non è miracolosa però, per cui da sola e senza il supporto della restante parte della dieta e dell'allenamento può ben poco.

Un altro beneficio per cui la spirulina è diventata nota è la sua capacità anti-ossidante. Questa è indiscutibile e le è donata dalla alta presenza di vitamine e sali minerali. Ma anche qui non dobbiamo cadere nella trappola dell'alimento miracoloso. Gli agenti ossidanti sono un esercito, l'alga spirulina è una potente arma di contrasto ma da sola non può vincere la battaglia. Deve sempre e comunque cooperare con le altre forze che partecipano alla scontro per la longevità contro i radicali liberi.

E ancora, l'alga spirulina è adatta per gli sportivi. Vero!! In quanto alimento ricco di amminoacidi e proteine. Niente di più benefico per chi sostiene sforzi prolungati e ripetuti e ha bisogno di alimenti che accelerino i tempi di recupero.

In ultimo ma non per ultimo, la spirulina è un alimento amico del cuore perché la sua ricchezza in acidi grassi insaturi come gli omega-3 e omeg-6 la rende un cardio-protettore naturale. 

Ma ricorda!! Anche in questo caso, la spirulina non è un farmaco e dunque per sortire questi benefici deve essere affiancata da altro, ovvero, dieta sana e allenamento.


COME USARE L'ALGA SPIRULINA

Ci sono due modi possibili: come alimento vero e proprio o come integratore.

Nel primo caso ti posso dire che ci sono in internet tantissime ricette, specialmente su siti che trattano alimentazione vegan o vegetariana, che puoi utilizzare per prepararla.

Ma se sei una persona pratica e sbrigativa come lo sono io ti sarà più comodo utilizzarla sotto forma di integratore.

In questo secondo caso la scelta può ricadere sul formato in polvere oppure su quello in compresse. Vanno bene entrambi. Io, per il mio uso personale, la preferisco in polvere e la uso come fosse una whey protein.


JUSTWELLNESS.CO

L'alga spirulina è un alimento che sta guadagnando velocemente notorietà ma che ancora non ha raggiunto quella che si merita.

Come lei tanti altri alimenti.

Se ti interessa scoprirli puoi unirti alla nostra community di fitness su justwellness.co

Infatti sul sito justwellness.co troverai non solo consigli su alimenti come la spirulina e altri ma anche tanti consigli su allenamento e lifestyle.

Inoltre su justwellness.co trovi una community di persone con le quali scambiare opinioni e condividere il tuo percorso di fitness.

Dai un occhio, ti aspettiamo


Andrea Natale
Trainer e Direttore
JUST Wellness & Co.



giovedì 13 maggio 2021

INTEGRATORI PER DIMAGRIRE | Funzionano? E se si come?


Oggi è il 13 maggio e l'estate inizia a fare capolino!

Con essa inizia a fare capolino anche la voglia di essere in forma: il più in forma possibile, il più velocemente possibile e con il minor sacrificio possibile.

Desideri legittimi, ma che ci espongono a prendere abbagli e sole!

Quello tipico di questi periodi e incentivato dal desiderio di forma fisica facile e veloce riguarda gli integratori per dimagrire!







GLI INTEGRATORI, QUESTI SCONOSCIUTI

Nella maggior parte dei casi e per la maggior parte dell'anno gli integratori non suscitano il nostro interesse.

Ma con l'avvicinarsi dell'estate entrano prepotentemente nel nostro immaginario.

La domanda allora è: può un integratore aiutare ad ottenere il risultato (quindi il dimagrimento) desiderato?

La risposta è SI ma con riserva…..


UNA MACCHINA DA FORMULA 1

Assumere integratori dimagranti in primavera-estate e dimenticarsi dell'integrazione per tutto il resto dell'anno è come voler guidare una macchia da formula 1 avendo appena preso il foglio rosa.

Questa metafora spiega bene due cose:

1. gli integratori quasi sempre funzionano e mantengono i risultati che promettono ma sono complessi e vanno conosciuti bene affinché sortiscano gli effetti desiderati. Invece, quasi sempre, ci approcciamo a "questi sconosciuti" con poche o nessuna conoscenza e finiamo per vanificarne tutti gli effetti

2. (qui è il marketing che c'è dietro agli integratori che ci trae in inganno) i risultati che gli integratori alimentari possono generare richiedono molto più tempo di quello pubblicizzato sulle loro etichette. Gli integratori per dimagrire esistono ma bisogna cominciare ad assumerli quando il pensiero di dimagrire per l'estate ancora non ci sfiora. 


QUELLO CHE POCHI SANNO SUGLI INTEGRATORI

Arrivati qui bisogna allora capire quelle due o tre regolette base per fare in modo che tutti gli integratori (dimagranti, ma anche tutti gli altri) funzionino e che possano funzionare sempre.

Regola n°1: gli integratori non sono farmaci. Dunque, non hanno effetti a breve termine come questi ultimi. Gli integratori alimentari agiscono sul ricambio cellulare, ovvero aiutano il nostro organismo a creare nuove generazioni di cellule più sane e che sappiano svolgere meglio le funzioni che ci interessano come, ad esempio, quella del dimagrimento. Il problema è che il ricambio delle cellule avviene ad un ritmo di ogni 6-12 mesi. Questo vuol dire che, se vogliamo ottenere un risultato con un integratore, dobbiamo iniziare ad assumerlo oggi, non fermarci più per almeno 6 mesi dopo di che inizieremo a vedere i primi risultati.

Regola n°2: gli integratori integrano. Lo dice la parola stessa. Questo vuol dire che per funzionare devono integrare una strategia messa in atto da qualcos'altro. Nel caso specifico del dimagrimento, ad esempio, questo qualcos'altro sono alimentazione ed integrazione. Curare anche maniacalmente l'integrazione alimentare e non curare parallelamente dieta e allenamento significa buttare via denaro, tempo ed energie.

Regola n°3: Conoscenza. Come accennato con la metafora della macchina di Formula 1, tutte le strategie basate sugli integratori, sia per dimagrire che per ogni altro obiettivo, si basano sulla precisa conoscenza. Nello specifico dobbiamo avere ben chiaro quali siano i meccanismi che vogliamo influenzare e come funzionino, come l'integratore interagisce con tale meccanismo e quali saranno i segnali che possiamo e dobbiamo cogliere nel periodo lungo dell'integrazione per capire se la strategia sta funzionando oppure no.


DIPENDE

La quarta regola potrebbe avere questo come titolo: dipende!

Infatti, arrivati sin qui, potrebbe venire da chiedersi quali siano allora gli integratori che fanno dimagrire.

L'unica risposta da dare a questa domanda però sarebbe dipende!

Dipende esattamente dalla applicazione delle tre regole descritte.

Ovvero, dipende da quanto tempo abbiamo prima di voler vedere i risultati, dipende da cos'altro stiamo facendo a livello di allenamento e alimentazione e, infine, dipende, da quanto è profonda la conoscenza per uno o un altro integratore.

Intrecciando tutti questi elementi la risposta potrebbe essere: nessuno oppure tutti o qualcuno in particolare.


JUSTWELLNESS.CO

Se c'è un argomento che negli anni abbiamo approfondito questo è proprio quello riguardante l'integrazione alimentare.

E tutto il materiale che abbiamo raccolto in merito lo abbiamo reso disponibile su justwellness.co

Infatti su justwellness.co non solo trovi programmi di integrazione alimentare pronti all'uso ma anche Trainer pronti a darti i migliori consigli di utilizzo e altre persone come te che lo stanno facendo e con i quali puoi scambiare opinioni e considerazioni.

Non solo su justwellness.co trovi anche tanti programmi di allenamento e alimentazione, video tutorial di esercizi e tanto altro ancora.

Non ti resta cha dare un occhio e farti un'idea tu!

A presto,


Andrea Natale
Trainer e Direttore
JUST Wellness & Co.




lunedì 10 maggio 2021

Quali sono i benefici del trekking


La primavera avanza!

Le restrizioni da lockdown si allentano!

Quale miglior momento per iniziare o riprendere a fare trekking?

E' per questo che nell'articolo di oggi parliamo dei nove benefici principali del trekking!






L'ANIMALE "HOMO SAPIENS"

Anche se siamo la razza più evoluta del pianeta Terra, in alcuni casi (qualcuno forse sosterebbe più di alcuni) risentiamo il richiamo della natura come fossimo ancora animali.

Questo avviene tutti gli anni quando i rigori invernali allentano la morsa, le giornate si allungano e si scaldano e la voglia di trascorrere il tempo all'aria aperta e in contatto con la natura aumenta.

Quest'anno poi abbiamo un motivo in più!

Infatti al disgelo primaverile si sovrappone la fine del rigoroso lockdown che abbiamo subito durante l'inverno.

Ecco perché un po' tutti stiamo sentendo, proprio in questo periodo, il fortissimo desiderio di andare a comminare o fare trekking.


SE LA NAUTRA CHIAMA, RISPONDI!!

Questo richiamo è preziosissimo e va assecondato. 

Non solo, va addirittura incentivato.

E' per questo che è bene sapere anche a livello conscio quali siano i benefici che ci andiamo a procurare tutte le volte che usciamo e andiamo a camminare o a fare trekking.

In realtà elencarli tutti potrebbe essere difficile perché la lista è davvero lunga!

Ma ce ne sono nove che: 

- sono particolarmente utili, 

- insorgono sin dalla prime uscite,  

- potrebbero interessare la maggior parte delle persone che praticano questa attività.


BRAIN TRAINING

La prima categoria di benefici riguarda tutti quelli che coinvolgono, non solo, il nostro cervello ma anche il nostro sistema nervoso in generale e le nostre emozioni.

In questa categorie rientrano più della metà dei benefici del trekking.

E' per questo che possiamo definire il trekking come un vero e proprio brain training.

Il primo dei 5 benefici psicologici proviene dal contatto con la natura. Elementi come torrenti d'acqua, montagne, alberi, piante, piccoli animali, farfalle, eccetera sono tutti simboli associati nel nostro subconscio ad esperienze positive. Restare in contatto con questi simboli di vita felice per alcune ore ricorda a noi stessi che possiamo esserlo davvero e ci permette di tornare alle nostre dimore con una riscoperta sensazione di benessere. 

Il secondo dei benefici psicologici lo potremmo descrivere così: fare trekking è un po' come se "facessimo una lavatrice" al nostro cervello. Infatti il trekking ci ripulisce di tutte le emozioni e sensazioni negative che la vita quotidiana inevitabilmente fa accumulare nella nostra mente. Così come una volta a settimana dobbiamo fare il bucato, al pari, una volta alla settimana dovremmo fare trekking.

Il terzo dei benefici psicologici è, in parte, una diretta conseguenza della somma di questi primi due benefici (più altri non menzionati in questo articolo) e, nell'altra parte, dovuto alle conseguenze benefiche che l'attività motoria lenta, prolungata e costante ha sulla nostra mente. Potremmo semplificare dicendo che fare trekking fa aumentare il benessere psicologico e fisico.

Il quarto beneficio psicologico, non meno importante dei precedenti tre, è dato dal fatto che il trekking ci porta ad incontrare persone. In alcuni casi persone conosciute come i compagni di camminata, in altri casi persone sconosciute. Tutti e due i casi sono benefici anche se grazie a meccanismi psicologici diversi e, in entrambe i casi, i benefici hanno a che fare con la condivisione con il prossimo di una esperienza umana (quale è il trekking) positiva.

L'ultimo dei cinque benefici psicologici del trekking riguarda il fatto che costituisce una pausa attiva. Questo ha a che fare con il nostro stile di vita: il ritmo quotidiano ci porta ad essere fisicamente sedentari ma psicologicamente iper-attivi. Il trekking si contrappone a questo ritmo anti-fisiologico riportandoci alle origini e mettendoci nelle condizioni di essere fisicamente attivi e psicologicamente quieti.


BODY TRAINING

Il corpo, poi, non trae meno benefici del cervello dal trekking.

In questo caso la lista dei maggiori benefici è un po' più breve.

Il trekking è un'attività prevalentemente aerobica ma a brevi tratti anaerobica.

Questo vuol dire che per la maggior parte del tempo stimola cuore, polmoni e sistema circolatorio ma a brevi tratti stimola anche i muscoli.

Da ciò nascono i benefici del trekking per il fisico:

1. migliora l'efficienza cardiaca, le capacità polmonari e la circolazione, in particolar modo quella delle gambe

2. fa aumentare il tono muscolare, delle gambe ma anche dei muscoli della schiena per il mantenimento della postura eretta e dell'addome

3. in ultimo, ma forse per interesse avrebbe meritato di essere citato per primo, il trekking fa dimagrire e bruciare tantissimi grassi


NON MANCA PIU' NESSUNO…..

…solo non si vedono i due liocorni!!

Così citava la famosa canzone e questo ci introduce a descrivere l'ultimo dei benefici del trekking e che ha a che fare proprio con le persone.

Infatti il trekking è un'attività adatta a tutti ma proprio tutti tutti: neofiti o esperti; giovani e meno giovani; anche per chi ha bisogno di fare attività per riprendersi da infortuni o periodi debilitanti (vedi Covid ad esempio).

Diciamo che, pur ricominciando da zero, dopo una primavera-estate trascorsa a fare trekking, il prossimo inverno non ci saranno discipline o allenamenti proibitivi per chi volesse rimettersi in forma.

Al tempo stesso, chi è già in forma, troverebbe nel trekking una piacevole attività che faccia da diversivo alle solite svolte durante l'inverno e complementare a quelle dal punto di vista dei benefici.


JUSTWELLNESS.CO

Se l'idea del trekking ti ha stuzzicato e stai già allacciando le scarpe...aspetta ancora un secondo e vai su justwellness.co

Infatti su justwellness.co oltre che le classiche discipline da centro fitness troverai anche una community di persone appassionate di trekking come attività da affiancare al fitness.

Ogni anno organizziamo gite tutti insieme in luoghi diversi e adatti a camminate e trekking.

Aggiungiti anche tu su justwellness.co

Ti aspettiamo!!


Andrea Natale
Trainer e Direttore
JUST Wellness & Co.






giovedì 6 maggio 2021

Come migliorare l'apprendimento


Imparare un nuovo esercizio è apprendimento!

Ma anche imparare una poesia lo è!

Una lezione di matematica o anche imparare ad usare un nuovo software lo sono!!

Che si tratti di fitness, studio o di lavoro ogni giorno abbiamo un nuovo apprendimento da fare.

E' possibile migliorare il nostro apprendimento? 

La risposta è SI e in un modo molto più semplice di quanto ci si immagini!!






L'ESERCIZIO CHE NON TI ASPETTI

Ci sono molti esercizi da fare per migliorare l'apprendimento.

Si sa, per esempio, che essere fisicamente attivi e svolgere regolarmente allenamento fa migliorare l'apprendimento.

Ma non è li che voglio andare a parare oggi!

Perché, mai ce lo si aspetterebbe da un Personal Trainer, il modo più efficace per migliorare l'apprendimento è dormire!!

Si esatto!!

Ho proprio detto questo: il segreto sul come migliorare l'apprendimento risiede proprio nel dormire!


SONNO E CERVELLO

Le informazioni contenute in questo articolo sono tratte dal libro "Perché dormiamo" di Matthew Walker -che è il massimo esperto mondiale di sonno- ed edito da Espress.

Cito infatti una frase del libro:

"Il sonno si è più volte dimostrato un aiuto essenziale per la memoria: prima del momento di apprendimento, per preparare il cervello a creare ricordi nuovi, e anche dopo, per cementare i ricordi e impedirci di dimenticarli."


LA NOTTE PRIMA DEGLI ESAMI

Non mi sto riferendo alla famosa canzone ma all'importanza che il sonno riveste la notte prima di un importante evento di apprendimento (indifferentemente che si tratti di apprendimento di un nuovo esercizio fisico, di materie di studio o di una nuova competenza lavorativa)

"Dormire prima di dover imparare qualcosa rinfresca la nostra capacità di costruire nuovi ricordi" (tratto dal libro)

Questo fenomeno è stato studiato scientificamente e funziona così:

Come fossimo dei computer abbiamo una memoria a breve tempo tipo la Ram (che è l'ippocampo) e una memoria a lungo termine come un hard disk (che è la corteccia).

Durante il giorno immagazziniamo nuove informazione nella nostra Ram che però ha uno spazio molto limitato.

Se non la ripulissimo, il giorno dopo le nuove nozioni non troverebbero spazio!

Dunque il nostro cervello dovrebbe scegliere se rinunciare a incamerarle o sovrascriverle a quelle del giorno precedente.

Ma non se abbiamo dormito la notte prima!

Infatti durante la notte tutti i ricordi immagazzinati nella nostra Ram vengono spostati nel nostro hard disk.

Questo ha due vantaggi:

1. l'hard disk è il luogo più sicuro per stoccare ricordi a lungo termine (esattamente come per il pc)

2. la Ram è di nuovo libera e può incamerare nuove conoscenze il giorno dopo.


TRASFERIMENTO FILE

Esattamente come quando trasferiamo un file da una cartella all'altra del nostro pc e appare la finestra di progresso dell'operazione anche per il trasferimento dei nostri "file" di apprendimento avviene lo stesso.

Ci vuole un'intera notte perché i ricordi incamerati nell'ippocampo (Ram) vengano trasferiti alla corteccia (hard disk).

Dormire meno di sei ore per notte interromperebbe questo processo e di conseguenza alcuni ricordi del giorno prima o del giorno dopo andrebbero perduti.

Quindi la prima regola per migliorare l'apprendimento è dormire ma la seconda è dormire almeno 6 ore per notte sempre!


LA NOTTE DOPO…

Il processo non finisce qui!

Devono avvenire ancora due cose importanti affinché un semplice ricordo si possa trasformare in un apprendimento acquisito:

1. i ricordi devono essere consolidati

2. deve essere fatta una selezione tra le informazioni realmente utili che vanno archiviate e di quelle inutili che vanno cestinate.

Questi due processi avvengono durante il sonno della notte dopo dell'apprendimento con la stessa precisione con la quale la notte prima il sonno ha preparato il nostro cervello ad incamerare nuovi ricordi.


NON E' TEMPO BUTTATO VIA

Erroneamente siamo portati a pensare che il tempo trascorso dormendo sia una parte della nostra vita buttata via.

In realtà in questo articolo, come negli altri dedicati all'importanza del dormire sano presenti sul blog, sto dimostrando quanto il sonno sia imprescindibile per costruirsi una vita fatta di Salute, perfetta Forma Fisica e Felicità.

Quello di oggi è un altro tassello e un'altra preziosa informazione perché la qualità della nostra Vita e del nostro fitness sono direttamente correlati alla qualità e alla quantità di ricordi trasformati in apprendimenti e quindi direttamente correlati alla qualità e alla quantità del nostro sonno.

Potremmo concludere dicendo che il sonno è il prezioso e potente custode di questa parte importante della nostra mente, ovvero la memoria (il sonno è il custode della memoria!).

Non dedicare abbastanza ore al sonno equivarrebbe a lasciare aperte le porte di una cassaforte colma di denaro e tesori. Sarebbe inevitabile che tante ricchezze fossero in balia di qualsiasi malintenzionato passi per la zona!


JUSTWELLNESS.CO

Su justwellness.co non dormiamo insieme purtroppo (non ancora, almeno!)

Ma su justwellness.co trovi una community di persone che condivide questo tipo di approccio alla Salute e alla Forma Fisica fatto di alimentazione sana, allenamento e cura del sonno.

Se anche per te tutto questo è importante puoi aggiungerti alla nostra community!

Non devi fare altre che cliccare su justwellness.co e troverai subito pronti ad attenderti programmi di allenamento, consigli alimentari, trainer, professionisti della Salute e della Forma Fisica e compagni di viaggio con cui condividere.

Ti aspettiamo tutti!


Andrea Natale
Trainer e Direttore
JUST Wellness & Co.




lunedì 3 maggio 2021

Come dimagrire con la Dieta Consapevole


Se spesso ti trovi ad iniziare una dieta ma dopo poco la abbandoni.

Se ti capita di essere giù di morale e consolarti con tanto (troppo!) cibo ma non è quello che realmente vorresti.

Se ancora non riesci a capire come mai vorresti dimagrire ma poi ti ritrovi sempre a “sgarrare”…

Allora devi sapere che la dieta consapevole ti può aiutare a dimagrire!

Ma che cosa vuol dire dieta consapevole?

Te lo spiego qui di seguito!





MINDFUL EATING 

Letteralmente significa “Dieta Consapevole” 

Vuol dire porsi in uno stato di osservazione e ascolto di cosa succede nel momento in cui introduciamo cibo nella nostra bocca quando mangiamo, con il fine di capire quali sensazioni esso provoca all’interno del nostro corpo e....diventare così maggiormente consapevoli.


LA PRIMA REGOLA DELLA MINDFUL EATING

La regola pilastro della Mindful Eating è porre attenzione a ciò che succede dentro di noi nel momento in cui mangiamo.

Perché non porre la giusta attenzione su quello che succede all’interno del nostro corpo quando mangiamo ci porta spesso ad eccedere con le calorie che introduciamo senza accorgercene.

Alcuni esempi:  

quando mangiamo guardando la televisione o il cellulare, o chiacchierando con un amico, siamo distratti e non assaporiamo a pieno ciò che stiamo mangiando.

Questo ci porta a finire il nostro pasto ma non esserne soddisfatti, e ricercare dunque altro cibo

“quando non assaporiamo ciò che mangiamo, finiamo spesso per sentirci troppo pieni ma per nulla soddisfatti”  (da Mindful Eating, di Jan Chozen Bays)

Fare altro mentre si mangia distoglie la nostra attenzione dal cibo e alla fine di un pasto, ci ritroviamo ad “avere ancora voglia di qualcosa” semplicemente perché non abbiamo gustato a pieno ciò che avevamo nel piatto.

Il primo consiglio che arriva dalla Mindful Eating è perciò questo:

Mangiare senza distrazioni circostanti. Assaporare il cibo, concentrarsi sui sapori e gusti.

Questo primo consiglio serve a sentirsi sazi, soddisfatti e appagati del cibo che si mangia senza accusare della voglia di altro cibo.

Inoltre, questo primo consiglio, serve ad accorgersi di quanto cibo in più si assume che non serve al nostro corpo e a riuscire a diminuire le porzioni di alimenti senza sentirsene privati e senza provare i morsi della fame.


LA FAME DEL CUORE

Spesso il cibo ha una funzione consolatoria, e quando mangiamo un “cibo comfort” (può essere un cioccolatino, una fetta di torta o  anche il piatto che ci ricorda una persona cara) subito si sprigionano un insieme di emozioni che placano la cosiddetta fame del cuore: come se il cibo fosse una persona che ci stesse stringendo in un caldo abbraccio.

Ecco quindi il secondo consiglio della Mindful Eating per non incappare in questo tipo di abbuffata da carenza di affetto:

Accorgersi di quando si ricerca il cibo come consolazione e non come nutrimento. Soffermarsi a riflettere su quelle azioni che possono dare lo stesso tipo di consolazione e dedicarsi a queste.

Infatti il cuore, a differenza del corpo, non viene sfamato dal cibo, ma da altre azioni:

passare del tempo con le persone a cui vogliamo bene, dedicare del tempo a noi stessi e ai nostri hobby, leggere un libro, fare un bagno caldo e altre.

Sono tutte azioni che ci possono dare lo stesso appagamento del cibo comfort.


IL TERZO CONSIGLIO MINDFUL

Il terzo e ultimo consiglio, che arriva dalla cultura dei monaci buddisti, i padri della Mindful Eating è questo: alzarsi da tavola con la sensazione che lo stomaco sia pieno solo per 2/3.

Questo vuol dire smettere di mangiare un po' prima che si senta la sensazione di aver riempito lo stomaco completamente.

Diversamente da quanto si potrebbe pensare, questa abitudine non è causa di attacchi improvvisi di fame, anzi, dona il piacevole senso di “essere arrivati proprio al punto giusto”.

Il cibo ci mette circa 20 minuti a passare dalla bocca fino ad arrivare nello stomaco.

Se, quindi, ci alziamo da tavola con la sensazione di stomaco pieno per 2/3, dopo circa 20 minuti  ci ritroveremo sazi e appagati.

Se, viceversa, continuassimo a mangiare sino a raggiungere nell'immediato il senso di sazietà, ci ritroveremmo dopo 20 minuti a sentire di aver mangiato troppo e ad avere sforato la soglia della quantità giusta.


L’ASSO NELLA MANICA

Questi tre consigli della "Mindful Eating" sono sicuramente fondamentali per raggiungere il tuo obiettivo di dimagrimento, ma, prime di salutarti, ne voglio aggiungere uno mio non meno importante:

Abbina alle buoni abitudini a tavola la pratica costante di attività fisica!

Questo, non solo, ti aiuterà a dimagrire più velocemente ma ti permetterà di farlo pur concedendoti dei piccoli sfizi in più.

Farlo è anche più semplice che dirlo!!

Infatti non devi fare altro che andare sul sito justwellness.co

Su justwellness.co troverai tantissimi programmi di allenamento ma anche tantissimi programmi alimentari in stile "Mindful"

Inoltre, su justwellness.co troverai la nostra #fitnessfamily, una community di persone che già stanno facendo tutto questo e sono pronte a condividere con te il percorso e ad aiutarsi reciprocamente.


Spero che questo articolo ti sarà utile e mi raccomando… Stay Mindful! 


Federica N.

Trainer e Coordinatrice Corsi On-line

JUST Wellness & co.