Mangiare è un atto naturale e spontaneo per il quale siamo "programmati" biologicamente!
Eppure il dubbio di "come mangiare sano" è presente nella quasi totalità delle persone!
Come è possibile?
Non sapere "come mangiare sano" è un paradosso: se facciamo una cosa vuol dire che la sappiamo fare, se non sapessimo come farla non la faremmo neanche!
Non sapere come mangiare sano equivale a dire di non sapere come fare a fare il lavoro che svolgiamo da anni!
Fortunatamente però nell'articolo di oggi ho qualche riflessione utile che potrebbe togliere per sempre dalle nostre menti il dubbio di come fare per mangiare sano!!
MINDFUL EATING
Le risposte alla domanda Come mangiare sano? le ho trovate nel libro che sto leggendo in questi giorni: Mindul eating di Jan Chozen Bays ed edito da Enrico Damiani Editore.
C'è subito una buona notizia!
Il problema del non sapere come mangiare sano è diffuso non soltanto tra le persone che conosco e con le quali ho parlato io ma tra la maggior parte degli uomini e delle donne che vivono nella parte del Mondo fortemente industrializzata e civilizzata come noi.
Il "come mangiare sano" è diventato, nella nostra civiltà, un dubbio esistenziale come i più classici "chi siamo?" - "da dove veniamo?" - "cosa voglio?" - "cosa mi rende veramente felice?" - eccetera…
L'INCONSAPEVOLEZZA
Il problema alla base di questo nuovo e moderno dubbio esistenziale del "come mangiare sano" è l'inconsapevolezza o per dirlo con le parole del libro:
"Non vi è altro ambito in cui quello stato della condizione umana che chiamiamo inconsapevolezza, dipendenza e illusione sia più intensamente e tragicamente evidente come negli squilibri e nei disturbi che contraddistinguono la nostra relazione con il cibo e l'alimentazione"
LA CAUSA DELLA INCONSAPEVOLEZZA
E dunque ecco nuovamente il paradosso: come possiamo essere inconsapevoli a riguardo di un gesto come il mangiare così essenziale per la nostra Vita e così frequente nelle nostre azioni?
La causa è proprio il nostro sviluppo industriale, civilistico e tecnologico che ci ha allontanato dal ciclo produttivo del cibo e ne ha alterato alcuni dei significati chiave.
Nella cultura precedente alla nostra il significato del cibo non era ridotto a solo ciò che mettiamo sulle nostre tavole ma era molto più ampio e abbracciava tutte le fasi della sua preparazione, aveva un forte significato di condivisione e celebrava il "miracolo del sostentamento e del ciclo della vita in cui siamo inseriti e da cui dipendiamo." -citato letteralmente dal libro-
La simbiosi perfetta tra la natura che produce le nostre fonti alimentari e noi ci rendeva automaticamente più consapevole di questa importante azione del mangiare sano.
Persa questa, siamo scivolati lentamente ma inesorabilmente in uno stato di inconsapevolezza che ci impedisce non tanto di non sapere il "come mangiare sano" ma di non ricordarcelo più.
RITORNO ALLA CONSAPEVOLEZZA
Bisogna, dunque, fare oggi "forzatamente" quel processo che in passato avveniva naturalmente.
Dobbiamo considerare questo passaggio come un equo prezzo da pagare per godere al tempo stesso sia dei benefici e delle comodità della vita moderna che del senso di salute e felicità provenienti dalla conoscenza esatta (quindi consapevolezza) di come si debba fare per mangiare sano.
Non ci deve stupire questo, dobbiamo essere certi che sia possibile farlo e dobbiamo impegnarci nel farlo: per risolvere il paradosso del non sapere "come mangiare sano" e attingere a piene mani sia ai benefici della modernità sia a quelli della consapevolezza alimentare.
RIAVVOLGERE IL NASTRO
Compreso il problema adesso è importante individuarne la soluzione.
Il problema è, tuttavia, complesso (molto più di quanto possa averlo descritto in queste poche righe) quindi la soluzione non è unica ma composta da un insieme di soluzioni.
La prima sicuramene potremmo descriverla come "riavvolgere il nastro"
Una buona parte della causa della inconsapevolezza è che ci siamo fatti prendere un po' troppo la mano con le soluzioni alimentari comode e abbiamo via via disimparato a riconoscere di cosa ci nutriamo.
Riavvolgere il nastro significa rinunciare ad un po' di queste comodità e ricominciare a dedicare un po' più tempo ed energia alla preparazione delle nostre pietanze.
Basta questo per cominciare a riallinearci e ad aumentare immediatamente la nostra consapevolezza in merito all'argomento "come mangiare sano"
Infatti, il processo di preparazione ci "costringe" a porre attenzione a quello che facciamo e ci inizia a preparare all'atto di nutrirci prima che l'atto stesso abbia inizio.
Duque, il preparare il nostro cibo, non solo fa aumentare la consapevolezza pratica riguardante la "materia" che andremo ad "ingurgitare" (e ti pare poco?) ma anche fa aumentare considerevolmente la consapevolezza emotiva in merito a questo importantissimo gesto.
MAKE YOUR TIME
Tutto ciò che oggi la modernità comporta non deve essere visto come nemico della consapevolezza alimentare.
Anzi! E' vero il contrario!
Tutte le comodità e tutte le tecnologie di cui disponiamo nascono per farci risparmiare tempo ed energie e per tali scopi le dobbiamo usare.
Sta a noi decidere a che cosa destinare il tempo e le energie risparmiate grazie alla modernità!
E' il concetto del "make your time", letteralmente, fare il proprio tempo, ovvero decidere a cosa preferiamo destinare il nostro tempo.
Dunque, la seconda parte della soluzione per riscoprire la consapevolezza alimentare è decidere deliberatamente di destinare, ad esempio, al rito della preparazione del cibo almeno una parte del tempo e delle energie che le tecnologie ci permettono di liberare.
I MIEI DUE CONSIGLI DI CONSAPEVOLEZZA
Arrivati sin qui ho due consigli di consapevolezza che mi sento di donare a chiunque voglia iniziare a "riavvolgere il nastro".
Il primo è: risparmia tempo su tutto quanto puoi risparmiare ma non sulla preparazione dei tuoi alimenti.
Il secondo è: dedica quanto più tempo puoi di quello risparmiato alla preparazione del tuo cibo.
Seguiranno altri articoli sul blog che tratteranno l'argomento della nutrizione consapevole ma già questi due consigli da soli sono sufficienti per fare un buon 80% del percorso.
JUSTWELLNESS.CO
C'è poi un ultimo mio consiglio che accompagna questi due come qualunque altro consiglio ed è quello di andare su justwellness.co
Si perché tutto quello che affrontiamo a livello teorico su blog poi viene messo in pratica su justwellness.co
Infatti su justwellness.co non solo trovi Trainer ed Esperti pronti a prendersi cura di te e del tuo percorso ma anche trovi tante altre persone che, come te, lo stanno già facendo e con le quali ti puoi confrontare, sostenere e imparare a vicenda.
Non devi fare altro che cliccare e raggiungerci.
Ti aspettiamo tutti.
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